L’uomo nel corso della storia ha sempre cercato di cambiare la
realtà in cui viveva, di portare delle novità, ma questo ha comportato
delle reazioni da parte dell’individuo e del tessuto sociale, spesso
restii ad accogliere il nuovo.
La società spesso si è divisa e tuttora si divide rispetto al
cambiamento. C'è chi vede in questo possibilità di nuove esperienze, di
miglioramento, mentre c'è chi si oppone e rimane ancorato al passato, a
ciò che conosce bene. L'uomo di fronte alla novità prova spesso paura
o, perlomeno, è sospettoso. Questo è causato dall'incertezza che alcuni
vedono davanti a loro. Ma il superamento di questa aiuta l'uomo a
crescere.
Spesso sono gli interessi personali, economici, politici che inducono
ad assumere un ruolo oppositivo. I vantaggi, che una persona ha,
difficilmente vengono messi da parte per garantire un approccio
autentico con l'innovazione. Pertanto da sempre il potere contrario
alla novità ha esercitato una censura, le lobby economiche hanno
tramato per evitare che si concretizzassero innovazioni a loro
sgradite. In alcuni casi, invece, è una valutazione critica della
situazione e dell'innovazione che spinge alcune persone a resistere.
Anche di fronte alla stampa a caratteri mobili la società si è mostrata
divisa. La Chiesa e i poteri forti si sono schierati contro, perché
impauriti dal rischio di perdere il controllo dell’informazione, mentre
la borghesia nascente vedeva in essa una possibilità di emancipazione.
La paura o il sospetto verso la novità è percepibile nel caso
“GUTENBERG E LA STAMPA A CARATTERI MOBILI”, nel punto di vista
n.2 di Alvin B. Kernan. Rappresentano una valutazione critica,
nel caso “I SOCIAL NETWORK”, le riflessioni espresse nel punto di vista
n. 2 di Alessandro Acquisti, secondo il quale i social network violano
il diritto alla privacy e il punto di vista di Matthew Weller, per il
quale è chiaro che uccidono le emozioni. La resistenza del potere è
visibile nel caso “LA NASCITA DELL’ OPINIONE PUBBLICA E LA STAMPA COME
SUO STRUMENTO FONDAMENTALE”, punto di vista 1 intitolato Il
libero formarsi ed esplicarsi dell’opinione pubblica e nel caso
“GUTENBERG E LA STAMPA A CARATTERI MOBILI”, nei punti di vista n. 2 e 3
di Erasmo da Rotterdam e di Elisabeth Eisenstein.
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