Sono molte le voci che si sono alzate nella storia e si alzano
oggi a favore della difesa dei diritti individuali, quelli che
dovrebbero consentirci di informarci liberamente, di crearci una nostra
opinione personale, esprimere le nostre idee. La libertà deve essere
garantita a tutti e questo significa la necessità di un rispetto
reciproco che eviti invasioni dello spazio altrui. Ma altrettanti sono
i tentativi di soffocare queste libertà attraverso un controllo molto
stretto, tale da inibire la libertà e il rispetto delle opinioni
personali.
Molti poteri forti cercano di proibire l'accesso ai propri
cittadini ad informazioni ritenute pericolose: non vogliono che si apra
di fronte a loro un mondo diverso, che possa corromperli, ovvero
renderli consci della realtà. Pertanto, in queste situazioni, è molto
forte la censura, che costringe i cittadini di quello stato ad
accettare di vivere in una realtà alterata oppure a cercare di aggirare
la censura a proprio rischio e pericolo.
Il ruolo dell'invenzione della stampa è stato fondamentale per
la difesa dei diritti individuali, come è accaduto per esempio durante
la rivoluzione francese. Infatti i giornali hanno diffuso le idee di
libertà, sostenendo la rivoluzione. I rivoluzionari si sono scagliati
contro il potere assoluto del re e ad un regime antico, che garantiva i
diritti solo a pochi (nobiltà e clero).
Dimostrazioni di azioni di censura sono rintracciabili nel
caso “LA CENSURA SU INTERNET” nei punti di vista n. 1 di Amnesty
International e nel punto di vista n. 2 di Visetti, secondo i quali
spesso, i governi applicano la censura, limitando la libertà delle
persone all'informazione. Confermano i precedenti punti di vista,
sempre nello stesso caso, quelli n. 5 e 6, dove sono riportate le
opinioni della portavoce governativa cinese e deI ministro Wang Cheng,
che si difendono o minimizzano oppure celano i loro intenti travestiti
da educatori alla morigeratezza.
La reazione alla censura è visibile nel caso “LA NASCITA DELL’
OPINIONE PUBBLICA E LA STAMPA COME SUO STRUMENTO FONDAMENTALE” nel
punto di vista in. 1, indicato con il titolo Il libero formarsi ed
esplicarsi dell’opinione pubblica, che può essere considerata una
garanzia contro i pericoli del dispotismo. Lo stesso sdegno contro la
censura è rintracciabile nel caso “I SOCIAL NETWORK” punto di
vista n. 4 di Reggie Aqui e Errol Barnet, giornalisti CNN in un
reportage dall’Iran e nel caso "GUTENBERG E LA STAMPA A CARATTERI
MOBILI" nel punto di vista n. 1 Martin Lutero e la Riforma
protestante. Anche nel caso “LA CENSURA SU INTERNET”nel punto di
vista n. 3 di Hilary Clinton compare un desiderio di combattere contro
la censura proprio attraverso internet, descritto come un possibile
veicolo di confronto di idee e diffusione di informazione, garanzia, se
libero, di democrazia.