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Caso 1
Gutenberg e la stampa a caratteri mobili
Caso 2
La censura su Internet
Caso 3
I social network
Caso 4
L’opinione pubblica e la nascita dei giornali d’informazione
Tema n.1
Le tecnologie trasformano lentamente conoscenza e la cultura
Tema n.2
Il controllo  del potere sull'informazione
Tema n.3
I diritti individuali e la libertà
Tema n.4
I mezzi tecnici influenzano la partecipazione e la democrazia 
Tema n.5
Le forme della socializzazione: come le persone interagiscono e si scambiamo le idee
Tema n.6
La resistenza all’innovazione



L’opinione pubblica come garanzia contro i pericoli del dispotismo


Il momento della discussione pubblica e il suo rapporto con la sfera politica viene elaborato nel ‘700 dal pensiero illuministico, che assegna agli intellettuali la funzione di “motore” nella formazione dell’opinione pubblica.
Secondo d’Alembert, essi devono ricercare la verità in piena e totale autonomia, anche a prezzo della povertà, senza cedere alle lusinghe dei potenti, del loro corruttore che li trasforma in cortigiani.
Se gli uomini di lettere riescono a mantenersi completamente indipendenti dal potere politico e più in generale dai ‘potenti’, allora possono esercitare un influsso profondo sulla società civile, nonostante e contro l’assolutismo della sfera politica.
Non è un caso naturalmente che gli illuministi combattano una grande battaglia contro la censura  e  per la libertà di stampa, di cui il saggio di Diderot  “Sur la liberté de presse” rappresenta una delle manifestazioni più alte.
Ed è di un altro pensatore illuminista una delle più limpide formulazioni del concetto di opinione pubblica.
“I buoni libri spandono lumi in tutte le classi del popolo. Sono essi che già governano l’Europa, che illuminano il governo sui suoi doveri, sui suoi errori, sui suoi veri interessi, sull’opinione pubblica che esso deve ascoltare e seguire…”


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