La storia dell'uomo ci dimostra che l'Informazione è potere.
Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione, a partire dalla nascita
della scrittura, con l'invenzione della stampa ed oggi con la
diffusione di Internet, ha sempre messo in risalto nella società le due
facce della medaglia, cioè la conquista di potere da parte di chi
controlla e gestisce queste stesse tecnologie e dall'altra parte la
necessità della democrazia.
Nell’antichità, la scrittura, al servizio dei sacerdoti e
delle monarchie per segnare le leggi, le gerarchie e i rapporti tra gli
uomini, aveva un carattere elitario, cioè apparteneva alla classe
sociale superiore. Successivamente, con la diffusione di questa pratica
alle altre classi sociali, si trasforma in strumento democratico e
addirittura anarchico. Lo stesso successe con la stampa, però in modo
molto più rapido rispetto alla scrittura, i testi stampati all'inizio
furono usati, allo stesso modo dei manoscritti, come strumento di
acculturazione religiosa da parte delle autorità. Subito, però, molti
individui scoprirono un senso di indipendenza perché potevano leggere
libri, apprendere e conoscere anche lontano dai luoghi fin ora dedicati
a quello, lo potevano fare da casa diventando così autodidatti.
Molti storici e studiosi della comunicazione sostengono che
con la stampa un popolo vede se stesso per la prima volta, prende
coscienza della propria identità e dei propri valori.
Le autorità civili e religiose, però, per riprendere il
controllo dell’acculturazione delle masse nel corso dei secoli hanno
usato la censura e il rigido controllo su tutte le forme di
espressione, in alcuni casi limitando o distruggendo la libertà di
pensiero e di informazione. A proposito della censura, un esempio
importante è l’Indice dei libri proibiti emanato dalla Chiesa a metà
del 1500, un elenco di testi vietati, ritenuti "pericolosi", perciò da
distruggere.
Per quanto riguarda l'imposizione della propria autorità da
parte della Chiesa nell'ambito culturale e religioso durante il 1500,
vedi CASO N.1, punto di vista n. 1 MARTIN LUTERO e il suo rifiuto alla
mediazione della Chiesa di Roma nella lettura dei Testi Sacri.
Per quanto riguarda le conseguenze dell'invenzione della
stampa sull'affermazione e sul controllo del potere da parte dei
governi, vedi CASO GUTENBERG E LA STAMPA A CARATTERI MOBILI,
punto di vista n. 5 MARSHALL McLUHAN.
Quest’argomento è ancora più attuale nella nostra società
della Televisione e di Internet, dove l’opinione pubblica riflette sui
legami tra la politica, i colossi della comunicazione e
dell’informazione e la grande Rete, per questo vedi nel CASO I SOCIAL
NETWORK il punto di vista n. 4 di AQUI e BARNET nel reportage dall'Iran.