Termine inglese traducibile con riservatezza, è il diritto
alla riservatezza delle informazioni personali e della propria vita
privata: the right to be let alone (letteralmente "il diritto di essere
lasciati in pace"), secondo la formulazione del giurista statunitense
Louis Brandeis che fu probabilmente il primo al mondo a formulare una
legge sulla riservatezza, insieme a Samuel Warren. Brandeis fu ispirato
dalla lettura dell'opera di Ralph Waldo Emerson, il grande filosofo
statunitense, che proponeva la solitudine come criterio e fonte di
libertà.
Per privacy si intende il diritto della persona di impedire che le
informazioni che la riguardano vengano guardate da altri a meno che il
soggetto non abbia volontariamente prestato il proprio consenso.
Il termine privacy, concetto inizialmente riferito alla sfera della
vita privata, negli ultimi decenni ha subito un'evoluzione estensiva,
arrivando a indicare il diritto al controllo sui propri dati personali.
La recente diffusione delle nuove tecnologie ha contribuito ad un
assottigliamento della barriera della privacy. Oggi, con la nascita del
Laboratorio Privacy Sviluppo presso il Garante per la protezione dei
dati personali, la privacy viene anche intesa come "sovranità su di
sé", in un'accezione del tutto nuova, non più limitata, come in
passato, ad un diritto alla "non intromissione nella propria sfera
privata", ma ponendosi come indiscutibile strumento per la salvaguardia
della libera e piena autodeterminazione della persona.