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Patti Valkenburg
Ho cercato di capire quale
fondamento abbia la convinzione presente in tante persone sul fatto che
il rapporto dei giovani con internet si riduce alla perdita di
socialità come conseguenza dell’isolamento in cui si costringono i
ragazzi comunicando sempre di meno con modalità faccia-a-faccia
preferendo l’intermediazione tecnologica attraverso sms, chat, social
network. Secondo queste opinioni, alla perdita di socialità
conseguirebbe una limitazione quantitativa e qualitativa delle
possibilità di affrontare adeguatamente la fase critica
dell’adolescenza attraverso esperienze in un mondo reale. Ho esaminto
numerose ricerche di altri colleghi, ho condotto studi longitudinali e
sono arrivata alla conclusione che nei giovani che usano Internet
si nota un miglioramento dell’abilità sociale di raccontare sè
stessi e di stabilire efficaci relazioni sociali. Quanto succede oggi è
diverso da quanto succedeva nel passato quando gli effetti negativi
dell’uso di internet erano superiori ai vantaggi. Cosa ha provocato
questo cambiamento? Oggi notiamo un uso più generalizzato della rete.
La maggior accessibilità al pc ed alla rete, alle loro migliori
performances, alla tipologia degli ambienti di social network
disponibili rendono l’interazione on-line una pratica agevole,
frequente,abituale anche tra persone conosciute e questo fa si che
l’interazione mediata dalle tecnologie non sia altro che un’altra
risorsa per i giovani per interagire tra di loro. Possiamo, quindi,
concludere che oggi internet non motiva i giovani ad intessere
relazioni superficiali, a sprecare tempo con sconosciuti, a ridurre le
relazioni sociali ed il benessere in quanto adolescenti. Oggi, con il
nostro intero network personale presente in rete, lo stare on-line non
solo non riduce ma incrementa la connessione ed il benessere sociale.
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