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Peter Lyman
Mi sono chiesto se sia proprio vero quello che si dice dell’adolescente
tecnologico il cui telefonino e tastiera del PC sembrano essere
estensioni fisiche del proprio corpo. Nell’opinione prevalente degli
adulti, le tecnologie e internet sono, per i giovani, apparati digitali
sempre in mano per “fare” sempre qualcosa, per essere sempre
connessi con qualcuno. Sms, chat, navigazione in internet … sono,
secondo queste persone, una perdita di tempo, una fonte di distrazione,
un ostacolo a concentrarsi sulle cose davvero importanti. Con alcuni
colleghi abbiamo cercato di andare oltre il senso comune ed abbiamo
condotto una ricerca: 3 anni, 800 adolescenti intervistati, 5000 ore di
colloqui analizzati e abbiamo scoperto che stando online questi giovani
sviluppano importanti abilità sociali e tecniche, e spesso lo fanno in
modi che gli adulti non comprendo o a cui non attribuiscono
valore. Le tecnologie sono i nuovi attrezzi della cultura
giovanile; si diventa adulti, si acquista autonomia, si costruisce
identità utilizzando nuovi modi per comunicare, per fare amicizia, per
giocare e per l’auto-espressione, per i giovani queste attività sono
impegnative ed importanti. Il mondo digitale sta creando nuove
opportunità per misurarsi con le norme sociali, esplorare interessi,
sviluppare abilità tecniche, sperimentare nuove forme di
auto-espressione. Se si considera quello che imparano stando in
internet si nota che i giovani imparano con estremo interesse ed
impegno, fanno tutta la fatica che serve per imparare, apprendono in
connessione con altri, sono orgogliosi di ciò che hanno appreso, sono
riconosciuti all’interno della propria comunità per ciò che sanno…. E
tutto questo ha anche un impatto benefico sull’autostima.
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