Buone pratiche per l'integrazione in Alto Adige
Già da diversi anni sono presenti sul territorio provinciale azioni e progetti a livello locale a favore dell’integrazione sociale, lavorativa e culturale delle persone migranti che hanno deciso di stabilirsi in Alto Adige. In questa sezione vengono presentate alcune buone pratiche con l'obiettivo di valorizzare le esperienze attraverso la condivisione, affinché possano essere replicate o fungere da spunto in altri contesti territoriali.
Il Servizio di coordinamento per l’integrazione fornisce un sostegno finanziario e informativo alle organizzazioni che intendono avviare azioni e progetti finalizzati all’integrazione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine e alla sensibilizzazione della popolazione autoctona.
Altri esempi di buona pratica sono presenti alla pagina "Migrazione e alfabetizzazione" e alla pagina della Commissione Europea.
Buone pratiche via email (iscriversi / disiscriversi alla newsletter)
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Nuovo video "Convivere in Alto Adige" adesso online
Il video vuole portare l’attenzione sul progetto "Convivere in Alto Adige". Può essere visto su treni, autobus e su YouTube.
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Comunità di mobilità urbana EIT: Nuovo bando europeo Bauhaus
Opportunità di finanziamento per la co-creazione di spazi pubblici attraverso il coinvolgimento di cittadini e cittadine
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Contributo per sfollati dall'Ucraina
È online la piattaforma del Dipartimento della Protezione Civile che permette alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina di richiedere il contributo di sostentamento per sé, i propri figli e i minori di cui si ha tutela legale.
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Formazione sul monitoraggio delle misure adottate per il contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato - iscrizioni entro il due maggio
Corso di sei moduli organizzato dal Ministero del Lavoro sulla problematica dello sfruttamento lavorativo e del caporalato. Focus group il quattro maggio.
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Verso una cittadinanza attiva: oltre 30 eventi su autonomia e libertà
Incontri, quiz, serate di dialogo su libertà, etica, politica e identità. Come ogni anno all’inizio di maggio, a cura dell’Ufficio Educazione permanente della Ripartizione Cultura tedesca.