Buoni pasto - FAQ

Il dipendente abilitato/la dipendente abilitata alla fruizione del buono pasto utilizza lo stesso nelle fasce orarie:

• tra le ore 11 e le ore 15 in caso di articolazione dell'orario di lavoro diurno;
• tra le ore 17 e le ore 21 in caso di articolazione dell'orario di lavoro pomeridiano/serale.

Nelle predette fasce orarie il buono pasto può essere fruito per il consumo o l'acquisto del pasto. Durante e per la pausa caffè non è consentito utilizzare il buono pasto.

In base alle disposizioni europee e del vigente contratto di comparto, il personale non può lavorare per più di 6 ore continuative, ovvero, il datore di lavoro deve garantire l'interruzione per una pausa (pasto). 

Personale che presta 33 ore per 5 giorni la settimana ha una media matematica giornaliera di 6 ore 36 minuti. Il buono pasto spetta,:

• in caso di orario di lavoro flessibile, solo se il lavoro viene interrotto da una pausa per il pasto, e con una prestazione di lavoro minima di un'ora sia prima sia dopo la pausa;
• in caso di articolazione di orario fisso, prestazione di lavoro non inferiore a 6 ore di lavoro o attività di insegnamento non inferiore a 300 minuti continuative, anche senza interruzione per pausa pasto.

No, il personale in missione che riceve una diaria forfettaria non ha diritto al buono pasto.

No. Va specificato, che la Tessera Sanitaria è una tessera personale che va portata con sé, anche per essere dimostrata negli ambiti di utilizzo della vita privata (codice fiscale, servizio sanitario, ecc.).

Il deposito della Tessera Sanitaria presso l'esercente non è consentito e costituisce un abuso nell’utilizzo del buono pasto; per tale abuso sono previste sanzioni amministrative e conseguenze di ordine di procedimento disciplinare.

Inoltre, il dipendente corre il rischio che l’esercente striscia la Tessera Sanitaria anche in giorni di assenza.

Vale il principio - vedi anche il contratto di comparto - che il buono pasto è uno singolo al giorno e va fruito in giorni di presenza presso la  sede di servizio e in concomitanza al consumo del pasto durante la pausa.

Non sono consentite modalità di utilizzo del buono pasto alternative di quanto disposto dal contratto di comparto e dalle relative circolari del Direttore Generale, e non è consentita altra forma di registrazione.

Va premesso che al personale docente il buono pasto spetta, se presta

• attività di insegnamento sia al mattino che al pomeriggio per almeno 50 minuti per ogni frazione, interrompendo l'attività con un pausa pranzo documentata;
• a condizione che presta non meno di 300 minuti continuativi di attività di insegnamento, anche senza interruzione per la pausa pranzo.

Quali attività di insegnamento sono considerate anche le sottoelencate attività programmate e obbligatorie:

• riunioni dell'organo collegiale
• riunioni del Consiglio di classe
• sessioni plenarie
• progetti
• riunioni programmate e obbligatorie
• riunioni gruppo di lavoro
• pianificazione in gruppo
• udienze.

Si specifica che la preparazione individuale per l'insegnamento e la correzione dei compiti scolastici all’interno e all'esterno dei locali della scuola non rientrano tra le attività obbligatorie.