Saudade
Per accompagnare “Saudade: a língua é minha pátria” è stato pensato un opuscolo che raccoglie interventi prestigiosi corredati da immagini: una testimonianza che rimarrà nel tempo.
L’opuscolo prende le mosse dall’epopea del descobrimento, le scoperte che portarono i navigatori del Portogallo, e con loro la lingua portoghese, ai capi estremi del mondo, e che si sviluppa attorno alle due parole chiave di questa manifestazione. Una è saudade, intraducibile parola che affonda nel più profondo dell’anima, che è insieme nostalgia di ciò che si è lasciato e attesa di ritrovarlo ancora. L’altra è Lusofonia, termine che abbraccia in sé tutti i paesi che si esprimono in lingua portoghese, che in questo idioma, per usare le parole del grande poeta Fernando Pessoa, riconoscono la loro patria.
Nel capitolo finale si potranno conoscere – o ritrovare – alcune delle più significative personalità del mondo lusofono, a partire da S. Antonio, nativo di Lisbona.
L’augurio è che quando le intense giornate di “Saudade: a língua é minha pátria” saranno trascorse, questo piccolo libro sappia, come direbbero i lusofoni, matar saudades, ricreare la gioia del ritorno e dell’incontro.
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