L'evento
Saudade se ne va, rimane la saudade
Sì è conclusa sabato pomeriggio con un allegro coinvolgimento della città “Saudade: a língua é minha pátria”, la quattro giorni dedicata alla lingua portoghese ed alle sue culture organizzata dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, con la consulenza scientifico-culturale dell’Istituto Brasile-Italia di Milano (IBRIT).
Tantissime ed entusiaste le persone che si sono ritrovate al Centro Trevi per seguire le molte manifestazioni proposte in questo viaggio attraverso quattro continenti all’interno della Lusofonia, il mondo di lingua portoghese, inaugurato il 5 aprile dall’Assessore provinciale alla Cultura italiana Luigi Cigolla alla presenza dei consoli generali del Portogallo e del Brasile a Milano, Dinah Azevedo Neves e Antonio A. Dayrell de Lima. “Saudade” ha infatti ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata portoghese e del Consolato generale del Brasile di Milano.
La prima giornata è stata all’insegna del Portogallo, con un incontro letterario dedicato a due grandi figure della letteratura di questo paese, il premio Nobel José Saramago e la poetessa Sofia de Mello Breyner Andresen, lirica voce meno nota al vasto pubblico ma meritevole di grande attenzione. A parlarne due docenti dell’Università Roma3, Giulia Lanciani e Fátima Taborda.
A seguire, il sapore della chitarra e dei cibi lusitani: l’occasione per fare la conoscenza con uno strumento che si incontra quasi solo in Portogallo: la “guitarra portuguesa”, legata essenzialmente al fado e magistralmente suonata da Marco Poeta, riconosciuto maestro di questo strumento, considerato un vero fadista anche dai portoghesi. Con lui Paolo Galassi, membro come Poeta dell’Accademia do fado di Recanati. Tra le specialità gastronomiche, immancabile il bacalhau, il baccalà, con cui si dice che i portoghesi abbiano una ricetta per ogni giorno dell’anno.
La giornata successiva si è spostata verso le terre d’Africa e d’Asia. Due scrittori, il timorense Luís Cardoso e l’angolano José Eduardo Agualusa hanno raccontato il loro rapporto con la terra d’origine e lo stato dell’editoria nei loro paesi. Ad accompagnarli i loro traduttori in italiano, Livia Apa dell’”Orientale” di Napoli e Giorgio De Marchis dell’Università di Salerno. Per la parte musicale i chitarristi angolani Carlos Martins e Nelson Oliveira hanno saputo coinvolgere il pubblico nelle loro toccanti canzoni. A concludere la giornata assaggi di cucina angolana dai nomi esotici.
Venerdì è toccato al Brasile. La traduttrice Patrizia di Malta e la poetessa e docente universitaria Vera Lucía de Oliveira hanno testimoniato il loro rapporto con la letteratura brasiliana, come tramite e l’altra come autrice, con ampie letture di testi. Non solo chitarra ma anche cavaquinho, caratteristico strumento a quattro corde per presentare al pubblico le ricche sonorità della musica brasiliana: Roberto Taufic non ha avuto nessuna difficoltà ad accendere l’entusiasmo del pubblico. A lui si è unito per una performance fuori programma il direttore dell’IBRIT Marco Antonio Ribeiro. Per la parte gastronomica, da segnalare un’appetitosa insalata di frango, pollo in portoghese.
Ricco e coinvolgente il programma della giornata conclusiva, sabato 8 aprile. Una performance al femminile ha aperto la giornata, con letture, danza ed immagini per raccontare in modo suggestivo le voci femminili del Brasile, proposta da In Compagnia-danza contemporanea.
E’ seguito uno dei momenti clou della manifestazione, una tavola rotonda “Voci di speranza: uno sguardo al futuro”. Il giornalista Paolo Manzo, l’antropologa Silvia Zaccaria, lo psicologo Fernando Biague, originario della Guinea-Bissau, e l’esperto di cooperazione Alberto Tridente, moderati dal giornalista Paolo Mazzucato hanno affrontato il non facile argomento di quali siano oggi i segnali positivi che vengono dal Brasile e dai territori africani di lingua portoghese, al di là delle facili generalizzazione e dei luoghi comuni, e nonostante situazioni che permangono spesso critiche. Un significativo aneddoto quello riportato da Silvia Zaccaria, che ha raccontato come oggi in Angola molte siano le madri che decidono di dare alle proprie figlie il nome di Esperanza.
Il pomeriggio si è aperto con uno spettacolo che riprendeva una tradizione antica e radicata in Brasile, quella del il mamulengo, teatro di burattini imparentato anche con la Commedia dell’arte. Il bravissimo Chico Simões, del Grupo de teatro mamulengo presepada di Brasilia, ha divertito ed incantato i tantissimi bambini presenti - e naturalmente anche gli adulti - con la storia di Benedito Bento, parente brasiliano del nostro Pulcinella. Nei giorni precedenti, assieme alla moglie Jane, Chico ha tenuto i workshop mattutini per le scuole, in cui i ragazzi imparavano a costruire e muovere dei pupazzi, “bonecos”, apprendendo contemporaneamente qualche semplice espressione in portoghese.
La conclusione, vivace e festosa, ha portato “Saudade” nelle strade del centro il Bolzano, attirando un vasto seguito di pubblico e concludendosi in piazza Walther con un’applaudita esibizione della scuola di Capoeira Sul da Bahia di Laives e dell’orchestra di percussioni Mitoka Samba arrivata da Milano.
Ma tante altre sono state le “emozioni” da vivere in queste giornate, dai workshop linguistici di Monica Paes con le canzoni al posto dei libri di testo e dal laboratorio in cui creare poemi oggetto affidato a Emilia Ramos, alle tante immagini dal mondo lusofono (anche di autori locali, come Othmar Seehauser e Paula Prugger), alle emozioni in scatola dalle città di lingua portoghese, all’angolo dei libri, ai documentari ed ai cortometraggi…
Sono andati subito esauriti i posti nei mini corsi gratuiti di lingua portoghese proposti dall’Ufficio Bilinguismo e lingue straniere in collaborazione con la Biblioteca Culture del Mondo. Per chi avesse ancora “voglia di portoghese” sono naturalmente a disposizione i materiali multimediali presenti presso la biblioteca del Centro Multilingue di via Cappuccini 28.
Sul sito www.provincia.bz.it/saudade si possono trovare informazioni, curiosità e una gallerie di foto della manifestazione e si può lasciare il proprio commento e le proprie impressioni sul blog appositamente aperto.
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