Cambia la società, cresce l’autonomia
L’11 giugno 1992 il conflitto internazionale relativo all’autonomia altoatesina tra l’Austria e l’Italia è stato formalmente composto. Ciò non significa tuttavia che da allora le regole della nostra autonomia siano scolpite nella pietra, definite una volta per tutte. Al contrario, il principio dell’autonomia altoatesina è la sua natura dinamica – la società cambia, e con essa cambia anche la legge fondamentale che la disciplina.
Dallo storico anno 1992 l’autonomia della
nostra Provincia ha vissuto numerose
modifiche e adattamenti. Si è senz’altro
ampliata, perché un ritorno alla situazione
precedente agli accordi del 1948, del 1972 e
del 1992 non è possibile, grazie all’ancoraggio
internazionale assicurato dal Trattato di
Parigi.
Già l’anno successivo alla consegna della
quietanza liberatoria si sono gettate le basi
affinché l’espressione “autonomia dinamica“
non restasse solo una formula vuota,
ma potesse realizzarsi anche in pratica: a
Roma si è insediata la “Commissione degli
otto”, prevista dal Pacchetto, con il compito
di vigilare sui diritti delle minoranze linguistiche
e di occuparsi dell’adattamento e
dello sviluppo dell’autonomia. E sempre nel
1993 si compiono i primi passi concreti per lo sviluppo dell’autonomia. In quell’anno,
ad esempio, la lingua tedesca viene compiutamente
equiparata a quella italiana nei
tribunali e nei confronti della polizia, il che
significa che oggi un altoatesino di lingua
tedesca può affrontare un processo nella
propria madrelingua.
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J. Christian Rainer