La grande flessibilità delle nuove tecnologie permette di proporre periodicamente nuove tematiche trasversali alla storia dell’arte. Mantenendo la struttura che caratterizza i percorsi e rielaborando tutti i contenuti, Nel cerchio dell’arte propone nuovi argomenti di esplorazione e di approfondimento:
22 marzo 2018 – 28 febbraio 2019
Guardare l’attività dell’uomo in competizione attraverso manifesti, quadri, sculture, pitture parietali e mosaici è come «sfogliare» oltre venti secoli di cronache del gioco, dello sport e dei suoi protagonisti in un itinerario proposto a ritroso, dalla contemporaneità alla classicità greca, di uno dei principi più dinamici della nostra civiltà.
Stefano Pivato
Mostra multimediale che presenta le discipline atletiche, la loro evoluzione e il loro valore, attraverso le rappresentazioni degli artisti nel corso dei secoli.
Il video immersivo, le postazioni interattive, la realtà virtuale e un nuovo videogioco per smartphone/tablet permettono di osservare e approfondire più di cinquanta opere d’arte riprodotte in alta definizione, in un percorso che dal contemporaneo porta agli albori dell’agonismo antico. Una sala di proiezione è dedicata all’opera video “San Siro” (2014), realizzata dall’artista Yuri Ancarani e concessa in prestito dal MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma.
Curatela scientifica
Fare Cultura associazione culturale, Roma
Tiziana Pikler, Miriam Carinci, Sara Taffoni, Francesca Gallo, Antonio Lombardo
Stefano Pivato, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Con la collaborazione di
Paolo Fenu e Nicola Mittempergher
Tempo e denaro sono due presenze avvolgenti e a volte ingombranti, che danno ritmo e peso alla vita quotidiana dei singoli e delle collettività. Nel corso dei secoli gli artisti si sono espressi su questi due grandi temi, a volte mescolandoli - quando per esempio in un dipinto si vede una candela che si consuma mentre un cambiavalute conta i denari, come in una delle opere in mostra. Nell’arte contemporanea il tempo entra nella natura stessa di molte opere, come video e performance che hanno una durata precisa e spesso affrontano argomenti collegati al valore del lavoro, dello scambio e del tempo stesso. È un dato di fatto poi che molte opere aumentano di prezzo con il passare del tempo, mentre alcuni artisti contemporanei giocano proprio con il meccanismo dell’attribuzione del valore finanziario alle loro opere.
Nei ritmi sempre più incalzanti della società connessa H24, nelle esperienze delle Banche del Tempo, nelle crisi finanziarie, nel risparmio delle famiglie e nella diffusione della moneta elettronica, tempo e denaro sono sempre più in relazione fra di loro, e noi con loro.
Le curatrici
Antonella Sbrilli, Maria Stella Bottai
Fedele al suo spirito sperimentale che coniuga tecnologie avanzate e narrazione, esplorazione delle immagini ad alta risoluzione e contatto diretto con le opere, Nel Cerchio dell’arte permette di immergersi in una selezione di opere di diversa natura (dipinti, sculture, performance, video, film, musica) dal Rinascimento all’arte contemporanea. Una suggestiva videoproiezione circolare, ideata con il criterio degli accostamenti parlanti, accompagna i visitatori in un gioco di relazioni fra passato e presente, esperienza della durata e valore commerciale dell’arte, invitando a soffermarsi sul qui ed ora, sul giorno in corso, sui tanti punti di contatto fra economia, finanza e tempo che trascorre. La geometria del cerchio non rimanda soltanto alla sala di proiezione circolare, dove ci si trova a vivere un’esperienza emozionante e immersiva, ma anche all’idea circolare del tempo, che riporta al presente le opere, gli artisti, i loro acquirenti e i collezionisti, muovendosi sulle due coordinate della cronologia e del denaro.
La visita prosegue nell’area dedicata all’esplorazione dei contenuti, dove l’utente ritrova le stesse immagini incontrate nel video circolare, disponibili ora alle postazioni interattive. Due tavoli touch screen permettono di ingrandire le immagini per apprezzarne i dettagli, “interrogarle” per avere informazioni riguardanti gli artisti e i soggetti rappresentati e, perché no, giocare esercitando capacità di osservazione e spirito critico.
La parete interattiva - proposta per l’edizione 2016/17 su un nuovo schermo touch a 75” - propone un’azione di “social tagging” rivolta a costruire una nuvola di significati condivisi rispetto alle opere proposte: un invito a costruire assieme una definizione del legame di tempo & denaro nell’arte.
Una nuova app, sviluppata per mercanti d’asta alle prese con falsi da smascherare e originali da accaparrarsi, è disponibile sugli iPad in dotazione. Un’esclusiva postazione per la realtà virtuale è in fase di sviluppo e sarà introdotta al pubblico non appena disponibile.
Oltre all’immersione e all’interazione, tempo & denaro prevede anche l’incontro con opere d’arte originali, che avviene in un’area dedicata della mostra.
Allestite inoltre nella sala al primo piano, opere d’arte provenienti da prestigiose istituzioni del panorama artistico e culturale italiano si alternano ciclicamente e sono introdotte da un percorso di approfondimento video sui maxischermi HD di recente acquisizione.
La mostra al Centro Trevi ha un suo versante romano nell’esposizione Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea al Museo Macro di Roma dal 30 aprile al 2 ottobre 2016, a cura di Antonella Sbrilli e Maria Grazia Tolomeo. Dal 23 novembre, la selezione di opere esposte a Roma ritorna fruibile grazie ad un innovativo sistema per la realtà virtuale: indossando i nuovi visori VR di “tempo & denaro” si avrà infatti la possibilità di intraprendere la visita virtuale della mostra organizzata al Macro.
Dopo le edizioni dedicate alla figura femminile e al paesaggio, in occasione del centenario della Grande Guerra il tema scelto per il nuovo percorso è quello del conflitto.
Il percorso nasce dalla collaborazione con il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e si svolge parallelamente alla mostra La guerra che verrà non è la prima. 1914 - 2014, visitabile da ottobre 2014 presso il museo trentino.
Una selezione di opere del ‘900, esposte al Mart e visibili in versione digitale Nel cerchio dell’arte, permetterà di assumere la prospettiva e la sensibilità degli artisti che si sono confrontati con un tema tanto delicato, quanto ampio e sfaccettato.
Il nuovo percorso di Nel cerchio dell’arte, rispetto alle edizioni precedenti, presenta una differenza e una particolarità strutturale: in CONFLITTO 2014-1914 il materiale visivo e se vogliamo più puramente artistico non può essere separato dai fatti concreti realmente accaduti durante la Prima Guerra Mondiale e nei conflitti più vicini temporalmente a noi, dalla guerra in Vietnam a quelli che, in questi giorni, riguardano l’area mediorientale.
Per avvicinarsi a questi eventi si è preferito attingere, anziché dai libri di storia, direttamente dall’immenso patrimonio di testimonianze in forma di diari, cartoline e fotografie dal fronte: esse ci restituiscono, attraverso un punto di vista interno rispetto a quanto accadeva, l’aspetto più umano, intimo e allo stesso tempo corporeo di chi ha vissuto in prima persona quegli eventi in ogni modo sconvolgenti.
È dunque attraverso il rapporto tra le opere d’arte e le testimonianze reali prodotte in quegli anni che CONFLITTO 2014-1914 mette di fronte a una molteplicità di tensioni e visioni fondamentalmente differenti e in qualche caso diametralmente opposte, ma senza la pretesa di volerle risolvere in un senso o nell’altro. Ci sembra infatti che tra l’esaltazione o il rigetto, lo stupore o lo smarrimento, il carattere che più si addice a conflitti come quello della Grande Guerra, e tutti quelli successivi sino ai nostri giorni, di ieri e di oggi, sia una radicale e profondissima insensatezza.
Daniela Ferrari, Mart
Paolo Fenu e Nicola Mittempergher, Euro & Promos
Da fine novembre 2014 riprendono gli eventi collaterali del mercoledì, che apriranno un ventaglio di prospettive molto ampio sul conflitto.
La mostra non intende solo indagare il potenziale artistico dell’area del Nordest, quanto mettere in evidenza rapporti e legami che fin dai tempi più remoti intercorrono tra queste regioni, di natura sia storica che linguistica, economica e culturale.
L’elemento forse più forte di connessione è quello visivo, per cui si può parlare di una sensibilità comune e quasi “genetica”, che vede prediligere in campo artistico un’interpretazione della realtà in cui gli elementi del linguaggio visivo della luce e del colore hanno un ruolo assolutamente dominante.
Questa particolare sensibilità nei confronti dell’immagine, si concretizza in atmosfere, strutture formali ed espressioni stilistiche presenti sia nelle opere degli artisti nati e vissuti in queste terre, sia in opere di pittori provenienti da altri luoghi.
Simonetta Lucchi, curatrice
Paesaggio a Nordest presenta e approfondisce il lavoro di artisti che per nascita, adozione o soggiorno temporaneo hanno operato in Trentino - Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, rimanendo affascinati dagli scenari naturali, sociali e architettonici di questi territori.
La curatrice prof.ssa Simonetta Lucchi ha sviluppato il percorso attraverso un’accurata selezione di opere che appartengono al periodo contemporaneo e moderno per spingersi via via più indietro nei secoli offrendo in tal modo un viaggio negli elementi di luce e colore, innovazioni tecniche e stilistiche proprie della pittura della scuola veneta.
La collaborazione con enti e musei locali ha permesso inoltre la variazione periodica delle opere originali presenti in sala, che ogni tre mesi sono sostituite con altre, differenti per stile e tecnica:
ottobre 2013 – dicembre 2014
Goldiechiari, Ninfee #16, 2007, fotografia a colori, 126,5 x 334,5 x 9 cm, ed.1/3, Inv 2243, Museion
gennaio – marzo 2014
Hans Bernhard Koch, Scena di caccia con uomini selvatici, 1420 circa, arazzo, 75 (81) x 230 cm, Bolzano, Abbazia Benedettina Muri-Gries.
Fortunato Depero, Musica per cantante, 1940, arazzo, 102,5 x 188,4 x 4,5 cm (con cornice), Inv. 399, Museion
Paesaggio a Nordest è curato da Simonetta Lucchi in collaborazione con Maria Concetta Bivona e Danila Serafini del Dipartimento Istruzione e formazione italiana – Area pedagogica
Si ringrazia la prof.ssa Antonella Sbrilli per la supervisione scientifica del progetto Nel cerchio dell’arte.
Organizzazione e cura del pubblico: Paolo Fenu e Nicola Mittempergher per Euro&Promos Group
aprile – maggio 2014
Richard Long, Eggental Circle, 1996, installazione, 400 cm ca (diametro), Inv. 1578, Museion
Gianpietro Sono Fazion, Il senza-nome è l'inizio del cielo e della terra (1967), La Grande Madre (1969), Il suono della valle (1967), Mandala (1968), Mantra e Mantra (particolare)(1969), fotografie, 60 x 50 x 1,2 cm, Inv. 1430, 1431, 1432, 1434, 1436, 1437, Museion
Il tema della figura femminile nell’arte è immenso, si può raccontare un universo tramite questo tema. L'idea è stata quella di adeguare una selezione a questo spazio, a questa forma che è reale e virtuale e metaforica, il cerchio. La gran parte delle riproduzioni che sono state montate nel cerchio rappresentano donne che guardano verso l’esterno, verso lo spettatore, guardano in camera. L’arte contemporanea ci ha insegnato che l’attenzione per lo sguardo della figura ritratta è un elemento di grande empatia, produce un’empatia in noi.
A.Sbrilli e M.S.Bottai, 30 novembre 2012, Centro Trevi, Bolzano
La prima tematica affrontata Nel cerchio dell’arte è quella della figura femminile, con il titolo Donne d’arte.
Siano ritratte, fonte d’ispirazione oppure artiste esse stesse, le donne hanno sempre svolto un ruolo da protagoniste all’interno della storia dell’arte:
"Un tema di assoluta importanza, dalla preistoria al contemporaneo - affermano A. Sbrilli e S. Bottai, curatrici della selezione delle immagini - poiché la figura femminile si presenta come madre, come principio creativo, come modello di bellezza, come veicolo di emozioni, protagonista e antagonista della storia.
La scelta, all'interno di un tema così vasto e impegnativo, è caduta in primo luogo su ritratti e autoritratti di donne che guardano verso l'esterno della rappresentazione. Da fotografie, frammenti di video contemporanei, quadri del Rinascimento, sculture antiche, idoli arcaici, il gioco di sguardi circonda i visitatori da ogni lato, amplificato da un montaggio dinamico.
Le immagini di opere di tutti i tempi, dal presente più attuale alle epoche remote, si richiamano l'una con l'altra e si parlano idealmente attraverso incontri e scontri di forme, di suoni, di colori, di simboli, di significati. Gli aspetti più importanti di questo tema (emozioni, bellezza, creatività, ruolo di sé nel mondo, importanza dei dettagli) emergono così direttamente dal flusso delle immagini, dai loro accostamenti e dagli effetti scelti."
Pawel Althamer, Laura, 2011, polietilene, in prestito da Museion
Andrea Brustolon (attribuita), Santa Barbara, 1730 circa, legno di cirmolo intagliato e dorato, in prestito dal Museo Diocesano di Bressanone
Antonella Sbrilli – responsabile scientifico | Maria Stella Bottai | Simonetta Lucchi | Vincenzo Pace