Le fiere di Bolzano
8) Corporazioni e attività artigianali

La città di Bolzano non era solo un polo fieristico di importanza internazionale, ma anche un centro di produzione manifatturiera ed artigianale, attività indispensabili alla vita di una città.

Tavolo e cassetta di legno della corporazione dei falegnami ad intarsi raffiguranti attrezzi di lavoro. Sulla tavola e sulla cassetta troviamo la scritta ad intarsio "Hans Kipfler 1561". Nella cassetta venivano conservati gli atti importanti
della corporazione. Bolzano Museo Civico

 

Gli artigiani non "operavano" individualmente ma erano riuniti in corporazioni. Le corporazioni erano "associazioni" di artigiani che svolgevano lo stesso mestiere, così troviamo la corporazione dei bottai, quella dei sarti, quella dei panettieri, e altre ancora. I primi artigiani a riunirsi in una "associazione" furono quelli che si occupavano dell’approvvigionamento alimentare. Quella alimentare fu sempre la prima emergenza che la città medioevale e moderna si trovò ad affrontare per garantire la propria esistenza.

Si trattava infatti di attività che potremmo definire, con termini moderni, a "basso contenuto tecnologico"; poiché non richiedevano una lunga formazione ed erano quindi facilmente praticabili da chiunque; tanto più in una società prevalentemente rurale dove "qualunque contadino sa spellare un bue… fare il pane… o, se necessario, costruire una casa…".

Le corporazioni dovevano "difendere" gli artigiani dalla concorrenza esterna, facevano in modo che tutti i membri della corporazione svolgessero grosso modo la stessa mole di lavoro, limitando così le tensioni interne. Le corporazioni stabilivano inoltre quante persone potevano svolgere un mestiere, regolavano la formazione e stabilivano le tariffe.

Di seguito alcune immagini di artigiani al lavoro. Si tratta di Xilografie realizzate nel 1568 da Jost Amman che non si riferiscono a Bolzano, bensì all’area della Germania centrale, ma sono senza dubbio tra le più significative dell’epoca.