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Il catasto dalla pergamena al pixel
Il Libro fondiario e il Catasto, servizi indispensabili per la cittadinanza e con origini antiche, si presentano oggi in forma quasi completamente digitalizzata.
Catasto e Libro fondiario, prevalentemente conosciuti per la loro importanza storica, sono uffici indispensabili per la cittadinanza e ad oggi si presentano in forma quasi completamente digitalizzata. "Il Libro fondiario e il Catasto rappresentano un sistema d’informazione di grande importanza per le cittadine e i cittadini, in quanto garantiscono la certezza riguardo a trasferimenti di proprietà" spiega Peter Kasal, direttore della Ripartizione provinciale Libro fondiario, catasto fondiario e urbano, ricordando che "i dati del libro fondiario e del catasto sono pubblici e consultabili da chiunque ne abbia interesse". Il loro compito è quello di far conoscere l’esatta situazione di un immobile e di un fondo per quanto riguarda proprietà ed eventuali ipoteche. Grazie a questi secolari strumenti, indispensabili per la pianificazione dello sviluppo urbanistico e per un’equa tassazione degli immobili, è infatti possibile fornire certezza giuridica su di un determinato bene.
L'evoluzione del sistema tavolare. "Il Libro fondiario, o sistema tavolare, è un registro pubblico" riassume il direttore della Ripartizione competente. "Il grande vantaggio del sistema tavolare sta nella sua affidabilità e nella sua valenza giuridica: è rilevante per tutti gli affari e contenziosi. Si fa sempre fede a ciò che è scritto sul Libro fondiario". In Italia coesistono attualmente due sistemi di pubblicità immobiliare: da una parte la trascrizione nelle vecchie province, improntata alla legislazione francese, dall’altra il sistema tavolare o Libro fondiario, in vigore nelle province di Trento, Bolzano, Trieste, Gorizia ed in alcuni comuni delle province di Udine, Brescia, Belluno e Vicenza. Il sistema tavolare della pubblicità immobiliare è un istituto derivato dalla legislazione austro-ungarica rimasto ancora attivo solamente nelle province sopra riportate. "Nel resto d’Italia ed anche in altri paesi vige il principio dell'espressione di volontà congiunta, riportata in un contratto. Si tratta di un sistema più sensibile a possibili errori e non si ha mai la certezza assoluta che tutte le informazioni rilevanti siano messe insieme in un unico luogo", spiega Kasal.
Una mappatura iniziata più di 200 anni fa. "Il catasto è la base tecnica e cartografica per il tavolare", fa chiarezza il direttore della Ripartizione competente. Il Catasto dell’Alto Adige si differenzia da quello vigente nelle altre regioni italiane, in quanto fino al 1918 la Provincia di Bolzano faceva parte dell'Impero austro-ungarico e sul territorio, così come in parti di altre province dell'Italia settentrionale facenti parte del vecchio Impero, è tuttora in vigore il Catasto Fondiario austriaco. Dopo la Prima guerra mondiale, con il passaggio del Trentino-Alto Adige all’Italia, la conservazione del Catasto Fondiario ex austriaco fu affidata allo Stato. Dal 1° febbraio 2004, in attuazione del Decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 280, le funzioni amministrative inerenti il Catasto Fondiario e Urbano in Alto Adige sono state delegate alla Provincia Autonoma di Bolzano. “200 anni fa ebbe inizio la mappatura di tutto l’Impero austriaco tramite un rilievo accurato e la sua rappresentazione su fogli di mappa. Per quei tempi la precisione ottenuta era sorprendentemente buona. Oggi, per questo scopo, si utilizzano apparecchiature modernissime: da anni sono in uso apparati GPS che offrono risultati precisi al centimetro", spiega Kasal.
La digitalizzazione rende i dati più facilmente accessibili. Catasto e Libro fondiario, un tempo basati su mappe e libri cartacei, oggi sono in gran parte digitalizzati. La digitalizzazione è stata concretamente avviata in Provincia di Bolzano a partire dagli anni '90, riguarda circa 1,9 milioni di documenti e 26 milioni di immagini, e sarà completata entro il 2035. Ad oggi le cittadine e i cittadini possono già accedere da casa ai dati su Libro fondiario e Catasto. "I dati sono completamente disponibili in forma digitale. Manca soltanto una parte della raccolta documenti, non ancora scansionati del tutto, e alcuni libri maestri ormai fuori uso", sottolinea Kasal. Rimane comunque ancora possibile presentare le domande in forma cartacea. Se nel prossimo futuro tutte le domande andranno presentate esclusivamente in forma digitale, è comunque probabile che si lasci un piccolo spazio per cittadini che non dispongono di internet né di computer.
Progetti futuri. Sono previsti nuovi progetti che riguardano il costante sviluppo del software con cui i dati vengono gestiti. "Come tutti i programmi, devono essere sottoposti a rielaborazioni", spiega Kasal. "Si parla di molti dati, che richiedono estrema precisione: gli immobili gestiti rappresentano un valore IMI di 60 miliardi di euro, le ipoteche segnate nei libri un valore di 38 miliardi. Questi importi, comparati con un PIL dell’Alto Adige di 25 miliardi sono considerevoli", conclude il direttore di Ripartizione.
Consultazione
La consultazione gratuita dei propri dati catastali e tavolari è possibile online sul portale myCIVIS con lo SPID o la Carta dei servizi. Privati e studi professionali possono accedere a tutti i dati con l'abbonamento al sistema OPENkat.
Consultazione degli atti del Libro fondiario e del Catasto
ASP/ft/uli