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Convegno 200 anni del catasto

Il catasto nasceva 200 anni fa nei territori della monarchia asburgica. Oggi il vicepresidente Tommasini ha rappresentato l’Alto Adige alla cerimonia a Vienna.

Due secoli fa l'imperatore d'Austria Francesco I gettò le basi per la creazione del sistema del catasto in tutti i territori della monarchia austroungarica, compreso quindi l'antico Tirolo. Oggi a Vienna il vicepresidente Christian Tommasini, assessore competente su catasto e libro fondiario, ha rappresentato la Provincia ai festeggiamenti organizzati per la ricorrenza. "Libro fondiario e catasto sono per così dire le basi dello sviluppo economico di un territorio, perchè assicurano certezza di diritto nel campo del patrimonio", ha detto Tommasini. Inoltre il sistema catastale è indispensabile per la pianificazione dello sviluppo urbanistico e un'equa tassazione degli immobili, secondo il Vicepresidente. "E non da ultimo il catasto austriaco è un bene culturale, un pezzo di storia vissuta."

A Vienna il vicepresidente Tommasini, a nome della Provincia, ha ringraziato gli uffici statali austriaci per il sostegno prezioso offerto negli anni e per la consulenza nel processo di aggiornamento e digitalizzazione del sistema catastale dell'Alto Adige. Attualmente in Alto Adige il sistema prevede 246 Comuni catastali con circa 525mila particelle fondiarie e 150mila particelle edificabili, per una superficie complessiva di 7400 km quadrati. Viene gestito anche un catasto dei fabbricati con la registrazione della sidduvisione interna degli edifici nelle diverse unità di utilizzo.

Tommasini alla cerimonia di Vienna: catasto come strumento di pianificazione e bene culturale (Foto: USP/Fabrizio Oliver)
Tommasini alla cerimonia di Vienna: catasto come strumento di pianificazione e bene culturale (Foto: USP/Fabrizio Oliver)

Luogo: Vienna
Data: 04.10.2017
Sito web: http://www.kataster200.at/

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