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Lago di Valdurna, immissione di temoli per il ripopolamento
Esemplari selvatici dei pesci temolo Adria, testati e marcati geneticamente, sono stati immessi nel lago di Valdurna. Obiettivo: sviluppare la popolazione autoctona della specie.
Il Centro tutela specie acquatiche dell’Agenzia Demanio provinciale, nell’ambito del progetto “Äsche Talfer”, ovvero temolo nel torrente Talvera, punta a stabilizzare una popolazione autoportante della specie ittica temolo Adria nel lago di Valdurna a Sarentino. A tal fine, ieri (4 novembre) esemplari selvatici di temolo Adria testati e marcati geneticamente sono stati immessi nel lago. Nel bacino idrografico del fiume Adige e, quindi, anche nel torrente Talvera, sono presenti ceppi adriatici del temolo (Thymallus aeliani), ovvero provenienti da corsi d’acqua tributari del Mare Adriatico, da qui la denominazione temolo Adria. Gli interventi dell'uomo tramite regolazioni delle acque e la costruzione di impianti per la produzione di energia e l’inquinamento hanno compromesso gli habitat naturali del temolo e di conseguenza le popolazioni. Le immissioni successive di esemplari di temolo nelle acque per favorire il ripopolamento hanno indotto ad un fenomeno di ibridazione.
Mantenere popolazioni autoctone
“Il temolo Adria in Italia è inserito nella lista rossa dei vertebrati quale specie in forte rischio di estinzione”, ricorda l’assessore provinciale Arnold Schuler facendo presente che “per contrastare questo trend negativo e per mantenere le popolazioni autoctone di temolo abbiamo avviato il progetto ‘Äsche Talfer’, seguito dal Centro tutela specie acquatiche dell’Agenzia Demanio provinciale in stretta collaborazione con l’Ufficio caccia e pesca, la Fondazione Edmund Mach, la Federazione pesca FIPSAS, e le associazioni dei pescatori di Sarentino e Bolzano”. Il Centro tutela specie acquatiche nella primavera 2019 ha prelevato esemplari di larve di temolo dalle acque del fiume Adige e allevate nel modo più naturale possibile nella sua struttura a Scena fino a una misura di 15 centimetri. Una volta raggiunta questa lunghezza obiettivo, tutti gli esemplari di pesce sono stati marcati con un microchip. Presso i laboratori della Fondazione Edmund Mach, grazie a un piccolo prelievo di tessuto da ogni pesciolino, si è potuto accertare che l’86% degli individui rispecchiano i criteri di qualità genetica e che, pertanto, rientrano nel ceppo autoctono di temolo Adria.
ASP/np/sa