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Violenza di genere, unire le forze per difendere i diritti delle donne

Riunione della Commissione provinciale per le pari opportunità. Azioni in rete per combattere la violenza contro le donne.

Monika Hauser e Ursula Hillbrand si sono collegate in videoconferenza durante la seduta della Commissione pari opportunità per le donne. (Foto: Ufficio donna)

La violenza contro le donne, soprattutto nell'ambiente domestico, è stato al centro dell'ultima riunione della Commissione provinciale per le pari opportunità. In Alto Adige ogni anno circa 600 donne cercano protezione presso le strutture provinciali, ma il numero di casi non denunciati è molto più alto. "Dobbiamo riconoscere che la violenza è ancora molto presente nella nostra società e che i nostri sforzi nel corso degli anni hanno effetto solo su tempi lunghi - sottolinea la presidente Ulrike Oberhammer - l'obiettivo ora è quello di unire le forze e fare rete". La Commissione provinciale per le pari opportunità intende quindi avviare lo sviluppo di un piano d'azione per la parità di genere entro il 2020, che comprenderà anche l'attuazione degli obiettivi della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. L'istituzione di un ufficio di coordinamento centrale supporterebbe anche tutti i servizi e le azioni per combattere la violenza contro le donne.

Audizione di esperte di livello internazionale

Monika Hauser, fondatrice e presidente dell'organizzazione per i diritti delle donne Medica Mondiale, ha raccontato in videoconferenza il suo impegno internazionale contro ogni forma di violenza contro le donne. "Una donna su tre nell'UE subisce un'aggressione fisica dall'età di 15 anni in poi. Una donna su 10 ha subito una qualche forma di violenza sessuale e una donna su 20 è stata violentata. Questo avviene principalmente in un contesto privato, perché nell'82% dei casi l'autore del reato è il partner o l'ex partner", ha detto Hauser. Durante il lockdown la violenza domestica è aumentata di un terzo in tutto il mondo. Ursula Hillbrand, esperta di pari opportunità del Vorarlberg, che da diversi anni lavora per la Commissione UE su studi relativi agli abusi sessuali sui bambini, ha confermato le dichiarazioni della Hauser. La sua richiesta è quella di avere a disposizione indicatori chiari che possano essere utilizzati per misurare le strategie politiche di prevenzione delle situazioni di violenza nell'ambiente familiare. La Hillbrand ha anche aggiunto che sono "necessarie più donne negli organi politici che promuovano la riflessione e l'azione su questi temi".

Le azioni verso il futuro

"I settori d'azione principali sono la prevenzione della violenza, la difesa dalla violenza, il perseguimento penale e una politica coordinata per attuare le tre priorità menzionate", ha detto la Hauser, la quale ha precisato che "solo un approccio strategico che preveda la fusione di tutte le organizzazioni e i servizi esistenti a livello provinciale potrebbe finalmente portare i cambiamenti sperati". Già all'inizio di settembre Monika Hauser e la Commissione provinciale per le pari opportunità erano state invitate ad un'audizione nella IV Commissione legislativa del Consiglio provinciale. Hauser ha presentato le cause, le forme e le conseguenze della violenza contro le donne e ha invitato i politici provinciali a prendere una decisione chiara per l'attuazione della Convenzione di Istanbul, ratificata dall'Italia nel 2013, anche in Alto Adige.

ASP/sf

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