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Lago di Fié, riprendono interventi per ripristino qualità dell'acqua
L’Agenzia ambiente e tutela clima in ottobre prosegue gli interventi per migliorare lo stato della qualità delle acque del Lago di Fié.
Dopo aver asportato dal lago di Fié nell’autunno 2019 gli esemplari di carpa erbivora, con i nuovi interventi avviati oggi 5 ottobre, l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima ora mette in atto ulteriori misure volte a ripristinare lo stato naturale del lago e la qualità delle sue acque. Le carpe erbivore, specie ittica estranea immessa nel lago da ignoti, negli scorsi anni avevano completamente divorato la flora acquatica e impedito la sua ricrescita. In assenza di piante acquatiche, i nutrienti permangono nell’acqua, invece che essere assorbiti dalle piante, e forniscono alimento per piccole alghe e batteri, con conseguente intorbidimento delle acque. "Azioni come quella di introdurre specie aliene creano enormi problemi ai nostri ecosistemi. Per ripristinare questi danni i costi sono di solito elevati e vanno a carico della comunità", fa presente l'assessore provinciale all'ambiente Giuliano Vettorato che invita la popolazione ad un comportamento responsabile in campo ambientale.
Ripristino stato naturale
Tra oggi 5 ottobre e domani 6 ottobre, sulla superficie del Lago di Fié sarà sparsa una sostanza testata, in grado di legare i fosfati sia nell’acqua che nei sedimenti. I fosfati sono sostanze nutrienti disponibili per la flora acquatica. “Se con questa misura riusciamo a mantenere bassa la concentrazione dei fosfati, allora prolifereranno meno alghe, e così potrà essere ripristinato lo stato naturale e migliorata la qualità delle acque, che è il nostro obiettivo”, fa presente Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico.
Nessun pericolo dall'intervento
I lavori, che vengono eseguiti da un’impresa specializzata, sono coordinati dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima e vedono la collaborazione degli uffici provinciali natura, caccia e pesca, della Stazione forestale di Castelrotto e del Comune di Fié allo Sciliar. La sostanza impiegata è invisibile e priva di odore; secondo gli esperti dell’Agenzia l’intervento non presenta alcun pericolo per la popolazione. Infatti, quando si è creato un legame indissolubile con i fosfati, la sostanza impiegata a tal fine si deposita sul fondo.
Dopo verifica, il reimpianto
Una volta terminati i lavori, il Laboratorio biologico eseguirà delle analisi dell’acqua per verificare l’efficacia della dispersione della sostanza. Se tutto va secondo i piani, l'introduzione di piante acquatiche autoctone nel lago balneabile può avvenire nella terza settimana di ottobre.
ASP/mpi/sa