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Variazione al bilancio, la Giunta si difende presso la Consulta

Un articolo della variazione al bilancio che contiene norme speciali in materia di appalti pubblici per l’emergenza Covid-19 è stato impugnato dal governo. La Provincia resiste in giudizio.

Misure speciali antiCovid impugnate dal governo. Deciderà la Corte costiuzionale (Foto: Unsplash)

La Giunta provinciale ha deciso oggi (7 luglio) di difendersi presso la Corte costituzionale, dopo che un articolo della legge di variazione al bilancio che contiene norme speciali in materia di appalti pubblici per far fronte all’emergenza Covid-19, è stato impugnato dal governo. 

Su proposta della Giunta, la legge di variazione del bilancio approvata in Consiglio a Bolzano il 16 aprile di quest’anno aveva introdotto semplificazioni per garantire la possibilità di effettuare appalti anche durante l'emergenza sanitaria. Per questo motivo era stata prevista “una sostanziale accelerazione delle procedure di gara, per evitare di richiedere agli offerenti adempimenti non indispensabili e, infine, una notevole agevolazione del soggetto affidatario nella fase esecutiva tramite un innalzamento del tetto dell’anticipazione del prezzo”.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali, ha deciso di impugnare la legge provinciale n. 3/2020 “Variazioni al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano per gli esercizi 2020, 2021 e 2022 e altre disposizioni” nella seduta del 5 giugno scorso. Il governo ha sollevato la questione di legittimità dell’articolo 13, comma 1, 14, 16, 17, 18, 19, 22 e 23. La Provincia ha ora deciso di resistere nel giudizio presso la Consulta.

”Con queste misure speciali – afferma il presidente Arno Kompatscher -  si intendeva far fronte all'emergenza scatenata dalla pandemia di Covid 19 nel sistema sanitario e nel mondo economico". A questo proposito il Landeshauptmann  ricorda che per quantro riguarda la legislazione sugli appalti pubblicila la Provincia ha attuato direttamente il diritto dell'UE e con il consenso di Roma. Questo percorso è quindi continuato. Anche il nuovo (Decreto semplificazioni) secondo il presidente persegue obiettivi simili. "Siamo convinti che con questa disposizione abbiamo agito nell'ambito delle nostre competenze e allo stesso tempo abbiamo fornito ossigeno all'economia", spiega Kompatscher. La Provincia difenderà quindi le proprie prerogative dinanzi alla Corte costituzionale, a meno che Roma non rinunci all'impugnazione.

ASP/fgo

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