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Vallelunga, rafforzate le opere di sicurezza dopo le valanghe

Valanghe e frane: la zona di Vallelunga è spesso al centro di particolari fenomeni atmosferici. Interventi per ripulire e rafforzare le opere di sicurezza.

Il materiale che rischiava di ostruire il percorso del rio Carlino e che è stato sgomberato (Foto USP)

Luglio 2016: due frane lungo la strada provinciale che porta a Vallelunga, in alta val Venosta, comportano l'isolamento di circa 200 persone. Il rio Carlino e il rio Pedres esondano, invadono la sede stradale e danneggiano le barriere costruite all'inizio del 1900. Danni sono provocati anche dall'uscita dagli argini del rio Pazzin e del rio Pezzei. Gennaio 2018: una nevicata di proporzioni eccezionali provoca il distacco di una serie di valanghe e, sempre a Vallelunga, vengono colpiti e danneggiati un edificio adiacente alla scuola d'avventura (Erlebnisschule) e il piano superiore di un'abitazione. In totale sono 166 le persone bloccate ed evacuate a valle con gli elicotteri, e per giorni la popolazione residente rimane isolata. L'area, dunque, si conferma particolarmente incline a subire fenomeni atmosferici e meteorologici di grande entità, e per quanto riguarda il primo dei due casi sopra citati, l'intervento dell'Ufficio sistemazione bacini montani Ovest dell'Agenzia provinciale per la protezione civile si è concluso nel 2017.

"Le valanghe dello scorso inverno - sottolinea il direttore dell'ufficio, Mauro Spagnolo - non hanno in realtà provocato danni particolarmente gravi alle opere di sicurezza, ma hanno trasportato nei letti di torrenti e corsi d'acqua una grande quantità di detriti e materiale franoso, in maniera particolare alberi e rami". Il rischio attuale, dunque, è che in caso di ondate di maltempo, vi siano delle esondazioni, e proprio per questo motivo sono stati eseguiti lavori e interventi per un investimento totale di 625.000 euro. I letti di rio Carlino, rio Pleif e fossa dell'Alpe sono stati sgomberati dal materiale franoso, le cunette del rio Pezzei e del rio Pazzin sono state ripristinate, mentre lungo il corso del rio Pedres sono state risanate 7 barriere di cemento armato, ricoperte con massi naturali, che erano state danneggiate dalle valanghe.

"Il 100% di sicurezza rispetto ai pericoli naturali - commenta il direttore della Protezione civile provinciale, Rudolf Pollinger - non potrà mai essere raggiunto, ma continueremo a investire per fare in modo che, a Vallelunga, tutte le opere di tutela del territorio dal rischio di valanghe ed esondazioni siano in grado di svolgere il proprio compito al meglio". Uno dei primi passi sarà la realizzazione di una nuova barriera paravalanghe sopra la località Grub, con un investimento di 550.000 euro, mentre entro la fine dell'anno saranno elaborati i progetti di protezione per la località Cappella.

USP

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