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Festeggiati i 20 anni del Museo archeologico

Cerimonia per il ventesimo compleanno del museo che ospita Ötzi. Raggiunta ieri quota 5.000.000 di visitatori

Da sinistra Fleckinger, Marzatico, Marzoli, Dalla Torre, Mussner. Foto: Usp/mac

Sono trascorsi 20 anni esatti da quando il Museo archeologico dell’Alto Adige aprì i battenti, il 28 marzo del 1998. Dopo il ritrovamento nel 1991 Ötzi, l'uomo venuto dal ghiaccio, venne dapprima trasferito a Innsbruck e quindi a Bolzano, dove trovò spazio nell'edificio di via Museo che in passato aveva ospitato la Banca austro-ungarica e la Banca d'Italia. Ieri sera (29 marzo) nella "casa" di Ötzi si è tenuta la cerimonia per festeggiare la ricorrenza ed è stato strappato il biglietto numero 5 milioni. "A quasi trent’anni dal rinvenimento – ha detto l’assessore Florian Mussner – il fascino di Ötzi resta intatto. La mummia si è rivelata una chiave che, grazie al lavoro del Museo archeologico, ha aperto le porte per comprendere il passato dell'umanità". Nel corso della cerimonia la direttrice dei musei provinciali, Karin Dalla Torre, ha osservato che "un museo è un luogo in cui dovremmo arrenderci alla magia delle cose", mentre la direttrice del museo, Angelika Fleckinger, ha sottolineato che l’intento resta sempre quello di "fare sì che i contenuti scientifici siano elaborati in modo da interessare e raggiungere il grande pubblico". Oliver Peschel, incaricato per la conservazione della mummia, ha ricordato come quello di Ötzi sia anche un caso criminale su cui si è indagato molto. Presenti alla cerimonia anche Franco Marzatico, del Comitato scientifico per l'archeologia e la direttrice dell'Ufficio beni archeologici, Catrin Marzoli.

La Fleckinger ha ricordato che negli scorsi 20 anni, per gli altoatesini il Museo archeologico è diventato un luogo d’incontro anche grazie a manifestazioni come Lunga notte dei musei, Giornata internazionale dei musei, Lunga notte della ricerca, Festival di archeologia “Ritorno alla preistoria”…. Nel panorama internazionale dei musei archeologici, quello dell’Alto Adige si è assicurato un posto di rilievo. Dal ‘98 ad oggi l’edificio è stato sottoposto ad alcuni “lifting” per venire incontro alle esigenze dei visitatori. L’area dell’ingresso comprensiva della biglietteria, organizzata in modo razionale, accoglie ora i visitatori con uno spazio più ampio e maggiori possibilità di sedersi. Da dicembre 2017, oltre alla biglietteria, un nuovo sistema d’accesso consente di acquistare i ticket online. I visitatori possono programmare la visita scegliendo un determinato orario e accorciando così eventuali tempi di attesa.  Gli oltre 260.000 visitatori in media all’anno vengono assistiti da uno staff di 40 persone. Proprio ieri una famiglia di Lindau ha staccato il biglietto numero 5.000.000.  

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Immagini cerimonia

Intervista a Florian Mussner 

Intervista a Paola Claut  (1+2+3+4)

Intervista a Franco Marzatico

Intervista a Luis Durnwalder

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USP

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