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Frutticoltura, in Alto Adige puntare sempre di più sulla sostenibilità

Kompatscher e Schuler incontrano le diverse realtà della frutticoltura altoatesina: importante puntare sempre di più sulla sostenibilità.

Kompatscher e Schuler durante l'incontro con le associazioni altoatesine che si occupano di frutticoltura (Foto USP/mac)

Pur a fronte delle diversità di metodologie di coltivazione della frutta, è importante puntare sempre più in modo sinergico sulla sostenibilità collaborando con il Centro sperimentazione Laimburg e la Libera Università di Bolzano. Lo hanno sottolineato il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l'assessore all'agricoltura Arnold Schuler che nei giorni scorsi hanno incontrato i rappresentanti delle associazioni di coltivatori del settore frutticoltura. Assieme a loro è stato fatto il punto della situazione del comparto. "Siamo sulla buona strada verso la sostenibilità - ha detto l'assessore Schuler - il tema centrale è la salute delle piante grazie alla lotta a parassiti e funghi". Dai rappresentanti dei consorzi dei frutticoltori sono giunti alcuni suggerimenti e riflessioni, partendo dal presupposto che non sussistono problemi fra la coltivazione integrata e quella biologica.

Criticità vi sarebbero per i nuovi impianti di coltivazione bio e per l'obbligo di confezionamento dei prodotti, mentre il trend va sempre di più verso una maggiore ecologizzazione delle coltivazioni; importante, hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni, è puntare in generale su qualità e autenticità per quanto attiene il rapporto fra agricoltura e turismo. "Per lasciare una maggiore impronta ecologica anche nella produzione di frutta e verdura sono strategiche la sensibilizzazione, la consulenza e la motivazione", ha fatto presente il presidente Kompatscher, il quale ha concluso sottolineando che "l'impegno è quello di rafforzare il marchio Alto Adige, un obiettivo che siamo fiduciosi di poter raggiungere".

SA

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