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Dalla Giunta: agricoltura sociale, via libera al disegno di legge

La Giunta ha approvato il disegno di legge sull’agricoltura sociale. Sostegno agli operatori che si occupano di inserimento lavorativo e terapie riabilitative

Via libera al disegno di legge sull'agricoltura sociale Foto Usp

Il tema del sociale applicato all’agricoltura non è del tutto nuovo: già 10 anni fa, infatti, vedevano la luce le prime iniziative legate all’assistenza sia all’infanzia che alla terza età. “Nel frattempo il settore è cresciuto – spiega l’assessore Arnold Schuler - sia per importanza che per spettro di attività, ed era dunque necessario mettere in piedi una cornice giuridica e legislativa in grado da un lato di dare certezze agli operatori, e dall’altro di garantire la qualità del servizio”. Ecco perché Provincia (Ripartizioni agricoltura e politiche sociali), Bauernbund, scuole provinciali di economia domestica ed Eurac, hanno elaborato un disegno di legge che oggi (30 gennaio), su proposta dell’assessore Schuler, è stato approvato dalla Giunta provinciale. Obiettivo della legge, che trae spunto dalle disposizioni nazionali del 2015, è quello di promuovere l’agricoltura sociale, lo sviluppo e la permanenza degli agricoltori nelle zone rurali, nonché la multifunzionalità e la diversificazione dell’agricoltura in conformità con i programmi europei. A differenza di quanto accade a livello nazionale, però, dove tutto ruota attorno alle cooperative, in Provincia di Bolzano il “cuore” del progetto sono le aziende agricole a conduzione familiare. “Ma il tutto andrà ad integrare l’offerta esistente, non sarà in concorrenza”, ha detto il presidente della giunta, Arno Kompatscher, presentando la proposta di legge. Con il ddl approvato dalla Giunta, viene creato un elenco provinciale degli operatori dell’agricoltura sociale che comprende coloro che si occupano di inserimento socio-lavorativo, prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali, prestazioni e servizi con l’utilizzo di piante e animali che affiancano e supportano terapie mediche, psicologiche e riabilitative, nonché progetti di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità e diffusione della conoscenza del territorio. In concreto, si va dal servizio di Tagesmutter alle fattorie sociali, dall’assistenza a disabili e anziani, anche tramite pasti a domicilio e alloggi per persone in difficoltà, a iniziative legate a cura e riabilitazione come, ad esempio, la pet-therapy.

Il sostegno della Provincia si concretizzerà con incentivi per investimenti e interventi di adeguamento delle strutture, partecipazione ai costi delle rette e delle tariffe orarie dei servizi assistenziali, contributi per corsi di formazione, attività di sensibilizzazione e altre iniziative. A coordinare il tutto, ci penserà la consulta provinciale per l’agricoltura sociale che sarà presieduta dall’assessore competente e vedrà il coinvolgimento di funzionari provinciali e rappresentanti di centri di ricerca e associazioni di categoria. "Il sostegno all'agricoltura sociale - ribadisce l'assessora alla sanità Martha Stocker - è complementare a quello offerto dagli attori attivi nel settore socio-sanitario". 

mb

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