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La donazione d'organi in Alto Adige è una "best practice" nazionale

L’assessora Stocker ha presentato il lusinghiero bilancio della campagna di sensibilizzazione sulla donazione di organi.

Particolarmente toccanti e significative le testimonianze di Costanza Giatti e di Roland Wasserer

Grazie alla campagna di sensibilizzazione "Dona vita – Spende Leben", avviata nell’aprile del 2015 dal Dipartimento alla salute in collaborazione con il Consorzio dei Comuni ed il Ministero della Salute, si è registrato in Alto Adige un sensibile miglioramento dei dati riguardanti le donazioni di organi.

In sostanza si è passati dalla situazione registrata nel 2014, quando erano stati trapiantati presso il Centro di Innsbruck 53 organi a pazienti altoatesini a fronte di sole 20 donazioni, al quadro attuale che vede 21 trapianti a fronte di 25 donazioni.

Questo risultato è essenzialmente il frutto della campagna di sensibilizzazione che ha previsto, tra l’altro, l’opportunità di collegare il rinnovo o l’emissione di una nuova carta d’identità da parte delle anagrafi comunali con la possibilità di esprimere il proprio assenso alla donazione di organi.  Già a partire dall’autunno del 2015 i cittadini altoatesini, al momento del rinnovo della carta d’identità, hanno potuto esprimere questa loro disponibilità. Ad oggi sono 114 su 116 i Comuni altoatesini che hanno aderito alla campagna ed il 93,9% delle persone coinvolte (8.609) ha espresso il proprio assenso.

Un primo bilancio della campagna è stato illustrato oggi (25 agosto) nel corso di una conferenza stampa, convocata all’Ospedale di Bolzano dall’assessora Martha Stocker, alla quale hanno preso parte il Direttore generale del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, i primari Bruno Giacon e Peter Zanon, il presidente del Consorzio dei Comuni, Andreas Schatzer, il presidente della Sezione altoatesina dell’AIDO, Kilian Bedin, ed i testimonial Costanza Giatti e Roland Wasserer.

Nel corso della conferenza stampa l’assessora Stocker ha ripercorso le vari fasi che hanno portato all’avvio della campagna "Dona vita – Spende Leben", partita dalla necessità di informare la popolazione e di dare un contributo più consistente al settore dei trapianti. L’assessora ha quindi espresso il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno concorso al successo dell’iniziativa ed in particolare al Consorzio dei Comuni, presieduto da Andreas Schatzer, che si è impegnato a divulgare capillarmente le informazioni attraverso le proprie strutture.

Parole di elogio sono venute anche dal Direttore generale del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, il quale ha definito l’Alto Adige un vero e proprio caso di “best practice” nel campo della donazione di organi grazie all’elevato numero di persone che hanno espresso la propria disponibilità ed alla proficua collaborazione internazionale esistente già da anni tra il Centro provinciale trapianti ed il Centro Eurotransplant di Innsbruck.

Analoga soddisfazione è stata espressa dai primari Bruno Giacon e Peter Zanon, che da anni seguono il settore dei trapianti in Alto Adige ed hanno svolto un ruolo fondamentale al fine di sensibilizzare la popolazione su queste tematiche. Tuttora 45 pazienti altoatesini sono in attesa di un trapianto. Kilian Bedin, presidente della Sezione altoatesina dell’AIDO, anch’egli trapiantato, ha posto l’accento sull’attività dell’Associazione che da oltre 40 è attiva in questo ambito sottolineando il ruolo svolto da Annamaria Saviolo che sino all’anno scorso ha ricoperto la presidenza.

Particolarmente toccanti e significative le testimonianze di Costanza Giatti e di Roland Wasserer. La signora Giatti l’anno scorso ha preso improvvisamente la figlia Maria Clara ed ha dato il proprio assenso all’espianto. La sua testimonianza ha dato la prova tangibile dell’alto valore umano e sociale della donazione grazie alla quale “la morte può rappresentare l’inizio di una nuova vita per altre persone e dare, almeno in parte, conforto al dolore”. Roland Wasserer, che era affetto da una grave disfunzione cardiaca, ha portato la testimonianza della sua esperienza di trapiantato, che dopo anni di sofferenza, oggi può vivere una nuova vita grazie ad un cuore nuovo ricevuto nel 2015.

 

FG

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