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Presentato il II Rapporto sulle protesi articolari di anca e ginocchio

Il Registro provinciale contiene circa 8000 schede di protesi di anca per gli anni 2010/15 e circa 3600 di protesi del ginocchio per gli anni 2011/15.

L'assessora Stocker e l'ortopedico Dieter Randeu nel corso della presentazione del II Rapporto provinciale delle protesi articolari

Sempre più spesso vengono effettuati, sia a livello nazionale che locale, interventi per l’impianto di protesi e dal 2010 è stato istituto anche un Registro provinciale delle protesi che ha lo scopo di garantire un’elevata sicurezza e gli standard qualitativi dell’intervento.

L’attività di registrazione è stata avviata nel 2010 per quanto riguarda la protesi dell’anca e nel 2011 relativamente alle protesi del ginocchio.

I dati riguardanti il Registro provinciale delle protesi relativi al periodo 2010 – 2015 sono stati illustrati questa mattina nell’ambito di una conferenza stampa dall’assessora provinciale, Martha Stocker, da Günther Ziernhöld, ortopedico e consulente scientifico del registro sino al 2016, Dieter Randeu, ortopedico e consulente scientifico a partire dal 2017, e da Roberto Picus, collaboratore dell’Osservatorio epidemiologico e gestore del Registro provinciale delle protesi.

Nel suo intervento l’assessora Stocker ha sottolineato che “I principali obiettivi del Registro sono di monitorare e valutare durata e qualità delle protesi impiantate e di  identificare, per un eventuale richiamo, i pazienti a rischio.

Il II Rapporto conferma l‘ottima qualità della rilevazione dei dati e permette confronto con i risultati che sono evidenziati dai Registri più affermati nel mondo scientifico nazionale e internazionale.

I prossimi sviluppi in questo settore saranno rappresentati dalla creazione di un apposito registro per le protesi articolari della spalla e per il terzo Rapporto è previsto un ampliamento del quadro complessivo all’intero territorio dell’Euregio”.

La sostituzione articolare con una protesi rappresenta una delle maggiori conquiste della medicina moderna, in particolare dell’ambito ortopedico. Annualmente vengono impiantate oltre 2500 protesi di anca e ginocchio nella nostra provincia. Esse sono tra gli interventi effettuati con maggio frequenza negli ospedali della nostra Provincia.

Il trend generale per questa tipologia di interventi è crescente, sia a livello locale che a livello nazionale ed internazionale. Sono diversi i fattori che hanno influenzato negli ultimi anni l’aumentato ricorso a questa tipologia di interventi: l’invecchiamento della popolazione che è sempre più in sovrappeso ed obesa, pazienti sempre più giovani con patologie degenerative sulle articolazioni, sviluppo e maggiore efficienza in ambito medico-chirurgico di questi interventi, popolazione anziane con sempre maggiore esigenza di autonomia e mobilità.

Tutti questi fattori portano a tassi di incidenza crescenti in ambito protesico ed hanno portato a livello nazionale ed internazionale alla consapevolezza di dover disporrei Registri, quali strumenti per il monitoraggio ed il controllo di questa tendenza agli interventi protesici. Protesi di anca e ginocchio sono inoltre tra le voci di spesa più importanti tra quelle dei consumi di dispositivi medici.

Il Registro viene gestito e guidato dall’Osservatorio epidemiologico della Provincia. L’Assessorato alla sanità ha nominato un Comitato scientifico che si occupa del coordinamento tecnico e scientifico del progetto.

Al Comitato partecipano esperti locali dei reparti di ortopedia e di chirurgia degli ospedali provinciali, collaboratori dell’Osservatorio epidemiologico ed esperti esterni della materia.

Il responsabile scientifico del progetto per l’Azienda sanitaria è il dott. Dieter Randeu, chirurgo ortopedico dell’Ospedale di Brunico. Prende il posto del dott. Günther Ziernhöld ,il quale ha svolto sin dagli inizi il coordinamento scientifico del progetto, contribuendo in maniera fondamentale allo sviluppo del Registro provinciale.

Sin dalla sua nascita il Registro provinciale collabora anche con il Registro del Tirolo ed attualmente è in corso un progetto di studio in ambito Euregio, dove entro la fine del 2017 è prevista la pubblicazione di un primo rapporto congiunto sulle protesi dell’anca, mettendo a confronto i principali indicatori delle tre regioni alpine.

Nel 2015 sono stati effettuati complessivamente 2450 interventi di protesi, 1500 dei quali hanno riguardato l’anca e 950 il ginocchio. Ciò corrisponde ad un incremento di circa il 32% negli ultimi cinque anni. Il Registro contiene circa 8000 schede di protesi di anca per gli anni 2010/15 e circa 3600 di protesi del ginocchio per gli anni 2011/15.

Protesi dell’anca 
Guardando l‘attività per ospedale, emerge chiaramente che presso l‘ospedale di Bressanone sono stati eseguiti il 24,5% del totale degli interventi di protesi d‘anca,  seguito in “graduatoria“ dall‘ospedale di Brunico.

Da sole queste due strutture eseguono il 40% del totale degli interventi provinciali. Complessivamente il 93% di questi interventi viene eseguito presso le strutture pubbliche e solo una minima parte avviene nell‘ambito di ricoveri effettuati in strutture private,

Presso l‘ospedale di Bolzano viene eseguito il maggior numero di interventi di endoprotesi (protesi parziali) , con una quota parte del 42,5% sul proprio totale.

L‘artrosi primaria viene indicata nel 87,6% dei casi come causa principale per l‘impianto di una protesi d‘anca totale. Come frequenza è seguita poi dalla necrosi asettica della testina del femore con il 5,8%. Displasia e artrosi post-traumatica seguono con rispettivamente il 2,8 e 1,9 %

L‘artrosi primaria è distribuita omogeneamente in entrambi i sessi. La necrosi asettica della testina del femore e le displasie risultano come causa più frequenti presso le donne, mentre sono maggiormente presenti nei maschi le artrosi post-traumatiche. Il 20% delle protesi primarie viene eseguito a seguito di una frattura del collo del femore. Oltre il 75% di essi è stato trattato con l‘impianto di una protesi parziale (o cosiddetta endoprotesi); la restante quota parte è stata trattata con una protesi totale.

È interessante sottolineare come le indicazioni per il trattamento con protesi totale o parziale risulta differente nei diversi reparti della Provincia. Bolzano, Brunico e Vipiteno trattano i pazienti con frattura del collo femore per l’85% dei casi con una protesi parziale, mentre la casistica scende al 55% se si considerano gli ospedali di Merano e Silandro.

La tendenza a trattare i pazienti che hanno subito una frattura del collo del femore con una protesi parziale piuttosto che con una protesi totale cresce con l‘età dei pazienti. Pazienti più giovani vengono trattati prevalentemente con protesi totali (etá <= 69 anni), mentre nelle classi di età successive, la % di interventi con endoprotesi cresce di molto. Per i pazienti in età sopra gli 80 anni, solamente il 14% circa dei casi é stato trattato con una protesi totale (quindi oltre l’80% dei pazienti con FCF viene trattato con una protesi parziale).

Un intervento di revisione generalmente risulta essere più complesso e più pesante rispetto ad un intervento primario, sia come impiego di risorse, sia - indipendentemente dai rischi maggiori – per il maggiore onere fisico e psichico per il paziente. Questo indicatore mostra anche come le risorse delle singole strutture vengano utilizzate per gli interventi di revisione.

La tendenza all’incremento degli interventi primari e il trend verso impianti di protesi per classi di età di popolazione sempre più giovane, lascia presumere per il futuro anche un incremento dell’incidenza delle stesse revisioni.

Dall‘introduzione del Registro delle protesi d‘anca, sono state rilevate 829 revisioni. Nel periodo di osservazione 2010-2015, l’incidenza delle revisioni nella nostra Provincia registra un valore pari al 10,4%, evidenziando differenze tra i diversi reparti degli ospedali provinciali. Delle 8 strutture, 3 sono maggiormente impiegate per le revisioni rispetto alle altre. Presso l’ospedale di Bressanone sono stati eseguiti nel periodo 2010-2015 324 revisioni, corrispondenti ad un’incidenza delle stesse pari al 16%. Di fatto Bressanone effettua il 40% del totale revisioni eseguite nella nostra Provincia. In generale le cause principali di revisione sono la mobilizzazione asettica del femore (20,0%) e quella del cotile (17,1%).  Le infezioni rappresentano nel 12,4% dei casi causa per una sostituzione di protesi e rappresentano la terza causa per frequenza.

Queste tre cause, sommate alla frattura periprotesica, rappresentano in oltre il 60% dei casi, motivo per la revisione di una protesi d’anca.

Protesi del ginocchio
Il Registro protesico provinciale contiene ca. 3.600 schede ginocchio. Circa il 94% di esse sono protesi primarie. Il 42% delle protesi del ginocchio viene effettuato nelle strutture di Bressanone e Vipiteno. Il 93,5% degli interventi è eseguito negli ospedali pubblici.

Tasso medio di incidenza delle revisioni (% delle revisioni sul totale interventi effettuati in un reparto / in una struttura) per le strutture della nostra Provincia è pari a 6,0%. Ospedale di Bressanone registra il più elevato tasso di incidenza delle revisioni 10,4%. Vipiteno è invece la struttura con la più elevata percentuale di interventi primari sul totale.

L’85% degli interventi di protesi primaria di ginocchio effettuati negli ospedali della Provincia risultano interventi di protesi totale senza rotula; solo in 14 casi (0,4%) è stata impiantata una protesi totale comprensiva della rotula. L’artrosi primaria (calcolata insieme all’artrosi mono-compartimentale) rappresenta nel 94,3% dei casi la causa principale di impianto di una protesi.

La distribuzione delle cause di impianto sono omogeneamente distribuite tra le due diverse tipologie di protesi. Solamente la Osteonecrosi asettica è maggiormente registrata come causa nelle protesi mono-compartimentali (in confronto alle protesi totali).

Il 76,3% degli interventi di protesi di ginocchio è stato effettuato su pazienti in età tra i 60 e 79 anni.

Protesi mono-compartimentali sono state prevalentemente utilizzati per pazienti più giovani. Il 63,0% delle protesi di ginocchio registrate è stato impiantato a pazienti donne. Questa prevalenza è riscontrata per ciascuna delle tipologie di protesi. Solamente nel caso delle protesi monocompartimentali-mediali, la quota parte di uomini supera il 40%.

Le cause che portano ad una revisione di una protesi di ginocchio sono molteplici: il 28,5% delle revisioni risulta a causa della mobilizzazione asettica di almeno una delle componenti protesiche; il 24,3% risultano per Infezione e il 9,3% a causa del dolore provocato dalla protesi impiantata.

Nelle sostituzioni totali la mobilizzazione asettica di una o più componenti risulta essere la principale causa nel 36% dei casi. 14% le infezioni e le protesi dolorose. Nel 5% dei casi é stata sostituita e impiantata in un secondo momento una rotula.
Nel 6,5% dei casi il motivo che porta da una revisione/ sostituzione della protesi non viene indicato.

Link per accedere al Reistro provinciale delle protesi: 
http://www.provinz.bz.it/oep/registri-patologia/registro-protesi-articolari.asp

FG

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