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Stocker “Poniamo oggi le basi per la sanità di domani”

"Un'unica Azienda sanitaria per la provincia": l’assessora Stocker ha illustrato le linee guida dei 2 disegni di legge sulla sanità all'esame del Consiglio.

L'assessora Martha Stocker nel corso della conferenza stampa sulla riforma della struttura organizzativa del Servizio sanitario provinciale

“Dopo l’approvazione del Piano sanitario provinciale 2020 sono ora all’esame del Consiglio provinciale due disegni di legge di riforma della legge provinciale 7/2001 con i quali viene chiaramente definita la futura struttura organizzativa del Servizio sanitario” con queste parole l’assessora provinciale alla salute, Martha Stocker, ha aperto questa mattina la conferenza stampa convocata per illustrare, nel dettaglio, i principi ispiratori alla base della riforma organizzativa. 

Un'unica Azienda sanitaria per la provincia: unificata, snellita e messa in rete" questi, in estrema sintesi, i veri e propri pilastri della riforma organizzativa in questi giorni al vaglio del Consiglio provinciale.

“Questi due disegni di legge” ha proseguito la responsabile politica “Sono il frutto di un ampio processo partecipativo, che nei mesi scorsi ha visto coinvolti tutti i gruppi di interesse del settore sanitario, della politica e della società civile in oltre una cinquantina di incontri tenuti a tutti i livelli e con i più vari partner sociali ed istituzionali”.

"Dopo l’approvazione delle linee strategiche dell’assistenza sanitaria, contenute nel Piano sanitario provinciale, con il riordino della legge provinciale 7/2001 vogliamo unificare i processi, snellire l’organizzazione e mettere in rete i nostri servizi sanitari.

È soprattutto decisivo un lavoro di squadra equilibrato tra i servizi per garantire ai pazienti un trattamento adeguato, a tutti i livelli", ha spiegato l’assessora.

No quindi i doppioni, sì a garantire un moderno management collegiale e coordinato in un’azienda chiaramente strutturata con i suoi quasi 10mila dipendenti.

La proposta di riforma definisce lo schema di ripartizione dei diversi compiti nell’assistenza sanitaria in Alto Adige: la politica indica le linee di indirizzo e fissa il budget, l’Amministrazione provinciale è responsabile di governance e controllo, l’Azienda sanitaria si occupa della gestione e attuazione operativa attraverso una Direzione aziendale e un Consiglio gestionale. 

La riforma organizzativa prevede in primo luogo l’effettiva creazione di un’unica Azienda sanitaria a livello provinciale e di conseguenza l’unificazione dei processi, lo snellimento dell’organizzazione e la creazione di una rete efficiente tra le varie strutture. È inoltre prevista la partecipazione di tutte le figure professionali alle principali decisioni strategiche: accanto alla Direzione aziendale (Direttore generale, Direttore sanitario, Direttore tecnico-assistenziale e Direttore amministrativo), nel Consiglio gestionale che guida il processo sono coinvolti anche i Direttori dei 4 comprensori sanitari (Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico) e l’unità organizzativa per il governo clinico, competente in particolare del coordinamento a livello provinciale dell’assistenza ospedaliera secondo i principi del piano sanitario provinciale e dei profili delle prestazioni dei nosocomi altoatesini.

L’ambito medico viene rafforzato attraverso la creazione ex novo di un  Collegio per il governo clinico, organismo specialistico consultivo composto da rappresentanti dei diversi profili professionali della sanità in Azienda, che si affianca al preesistente Consiglio dei sanitari quale supporto del Consiglio gestionale.

Oltre al coinvolgimento degli esperti negli organismi aziendali, i responsabili politici e le rappresentanze delle organizzazioni dei pazienti avranno la possibilità di partecipare al Comitato provinciale per la programmazione sanitaria e alla Conferenza dei Presidenti delle Comunità comprensoriali.

La gestione organizzativa sarà quindi basata sul coinvolgimento e la partecipazione, una gestione clinicamente ragionevole, orientata al paziente ed improntata alla sussidiarietà.

FG

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