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Firmato l’accordo per la casa per richiedenti asilo a Longomoso

Sottoscritta dall’assessora Stocker, dal priore Wieland e dal direttore della Caritas, Kripp,l’intesa per la nuova Casa di accoglienza a Longomoso.

La firma del protocollo con l’assessora alle politiche sociali, Martha Stocker, il priore Othmar Wieland con Josef Haller dell'Ordine Teutonico ed il direttore della Caritas, Franz Kripp

La Caritas della Diocesi di Bolzano e Bressanone gestirà, su incarico della Provincia, la Casa dell’Ordine Teutonico di Longomoso dove troveranno accoglienza persone richiedenti asilo. La struttura sarà gestita da due operatori a tempo pieno ed un servizio di sorveglianza notturna.

Alla casa di accoglienza verrà dato il nome di “Casa Rachele”.

In occasione della firma del protocollo d’intesa da parte dell’assessora alle politiche sociali, Martha Stocker, del priore Othmar Wieland e del direttore della Caritas, Franz Kripp, la responsabile provinciale ha sottolineato che “L’apertura della casa di accoglienza a Longomoso rappresenta un ulteriore passo della Ripartizione per le politiche sociali per realizzare dei centri di accoglienza a livello comprensoriale per le persone richiedenti asilo”.

L’Ordine teutonico, in accordo con il Comune di Renon, ha deciso di mettere a disposizione la struttura abitativa di Casa Rachele, costituita complessivamente da 526 metri quadrati e dai 600 metri quadrati dell’area esterna, per l’accoglienza di 25 persone richiedenti asilo, per lo più donne e bambini.

Nelle scorse settimane sono stati ultimati i lavori di adeguamento della struttura effettuati da parte dell’Ordine Teutonico, proprietario dell’immobile, ed a breve i primi richiedenti asilo potranno occupare i locali del piano terra e del primo piano della struttura.

La popolazione del  Renon è stata costantemente informata del progetto ed ai primi di marzo è stata invitata dalla Caritas  e dal Comune a collaborare alla realizzazione di misure di integrazione dei richiedenti asilo come, ad esempio, corsi di lingue, come già avviene con buoni risultati in altre strutture provinciali grazie all’impegno di organizzazioni di volontariato.

Il Comune di Renon, la Provincia, l’Ordine Teutonico e la Caritas sono impegnati a compiere tutti i passi necessari per l’avvio della nuova Casa di accoglienza.

Al termine del contratto, nel 2020, la struttura sarà messa a disposizione dell’Istituto musicale.

 

FG

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