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Bressanone: vincolo di tutela storico-artistica per Villa Durst

Quale opera chiave dell'architetto Othmar Barth ed esempio di architettura funzionale degli anni Sessanta, Villa Durst a Millan sarà posta sotto vincolo diretto di tutela. Via libera dalla Giunta.

Sita a Millan, sopra Bressanone, Villa Durst fu edificata tra gli anni 1959 e 1961 su incarico dell'omonimo imprenditore. La casa unifamiliare con giardino è il primo progetto eseguito in proprio e la prima costruzione privata dell'architetto bressinese Othmar Barth (1927-2010). L'abitazione fu costruita nel dopoguerra, come moderna villa con giardino, in un territorio all'epoca non edificato tra castelli, residenze gentilizie e gruppi di masi. Oggi (martedì 11 ottobre) su proposta dell'assessora Maria Hochgruber Kuenzer, la Giunta provinciale ha dato il via libera al vincolo di tutela storico-artistica di Villa Durst. L'approvazione della Giunta costituisce l'ultimo passo nel procedimento di tutela, avviato a maggio, dalla soprintendente ai beni culturali, Karin Dalla Torre. Procedimento che si concluderà con l'iscrizione del vincolo di tutela presso l'Ufficio tavolare di Bressanone.

“L'opera di Othmar Barth – spiega l'assessora Maria Hochgruber Kuenzer – è considerata una pietra miliare dell'architettura moderna in Alto Adige. Come architetto libero professionista e professore all'università di Innsbruck, Othmar Barth ha lasciato una traccia fondamentale nell'architettura della regione alpina. L'Archivio provinciale, nel 2016, ha acquisito il patrimonio di Barth costituito da progetti, modelli architettonici, corrispondenza e fotografie d'archivio”.

Uno dei più importanti edifici modernisti del dopoguerra in Alto Adige

“Possiamo definire Villa Durst un'opera chiave dell'architetto altoatesino Othmar Barth – aggiunge la soprintendente ai beni culturali, Karin Dalla Torre -  Si tratta di un esempio dell'architettura innovativa e funzionale degli anni '60, con ampi spazi, grandi finestre e un design di stampo costruttivista. L'accento posto sulla funzione dei vani e gli elementi compositivi impiegati con grande cura fanno di questa villa, nella sua semplice eleganza, una delle più importanti costruzioni moderniste del secondo dopoguerra in Alto Adige”. Su richiesta della proprietà, la soprintendente ai Beni culturali ha accertato l'interesse culturale dell'edificio avviando la procedura di tutela per la protezione diretta del monumento.

Caratteristiche: elementi murari in travertino e ampie sporgenze

Villa Durst è un edificio di due piani composto da garage, ingresso, camere degli ospiti e alloggio del custode al piano terra, camere da letto al piano superiore e un'ala residenziale con piani sfalsati comprensiva di soggiorno, sala da pranzo e uno studio con terrazza. Tipica del periodo di costruzione è la separazione delle zone giorno e notte, collegate da un'ampia scala. La pianta è il risultato della giustapposizione di un elemento quadrato e di uno rettangolare. L'intersezione dei due corpi di fabbrica è sottolineato da un elemento murario emergente in pietra chiara di travertino. I due tetti sfalsati a falda unica sono caratterizzati da una copertura in coppi. L'articolazione dell'edificio dà luogo a diversi angoli di giardino protetti grazie ai quali, in più punti, la casa e il giardino trapassano con naturalezza l'uno nell'altro, con elementi murari in travertino che penetrano all'interno del giardino rafforzandone l'effetto. Caratteristici della composizione sono le ampie sporgenze dei tetti, l'impiego di rivestimenti lignei dipinti oppure lasciati allo stato naturale, l'uso di muratura in pietra naturale per intere porzioni di facciata e l'impiego di un numero ristretto di nuovi materiali e tecniche costruttive.


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