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Adeguamento dello Statuto, proposta di legge consegnata alla premier

Oggi (3 ottobre) a Torino, alla seconda giornata del Festival delle Regioni, il presidente della Provincia ha consegnato alla presidente del Consiglio Meloni la proposta di legge costituzionale

Oggi (3 ottobre), nella seconda giornata del Festival delle Regioni e delle Province autonome, nel corso di una seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni organizzata, per il 40° anniversario della Conferenza stessa, nel Parlamento Subalpino, è andato in scena l'atteso incontro tra i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome con la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, in occasione del quale il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, in qualità di coordinatore delle Autonomie Speciali, ha consegnato alla stessa premier la proposta di legge costituzionale redatta per adeguare gli Statuti di autonomia alla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001. L’obiettivo della revisione è ovviare alla compressione delle competenze autonomistiche operata dalla giurisprudenza della Corte costituzionale negli ultimi anni.

 Per l'Alto Adige questione di diritto internazionale

Passo importante per tutte le Regioni a Statuto speciale, il ripristino delle competenze autonomistiche è, nel caso della Provincia autonoma di Bolzano, anche e soprattutto una questione di diritto internazionale: come il presidente della Provincia autonoma di Bolzano ha più volte ricordato negli ultimi mesi, fu il livello di autonomia raggiunto nel 1992 con la chiusura del “Pacchetto” a convincere l’Austria a rilasciare la cosiddetta “quietanza liberatoria”, disinnescando la controversia internazionale sollevata nel 1960 all’ONU dall’allora ministro degli Esteri austriaco Bruno Kreisky per il mancato rispetto dell’Accordo Degasperi-Gruber.

L’importanza di questo passo è sottolineata anche dal presidente della Provincia autonoma di Trento, che pone l’accento sul rafforzamento del ruolo delle "Speciali" nei confronti dello Stato grazie all'introduzione del meccanismo dell'intesa, che garantisce uno sviluppo condiviso dell'Autonomia. Questo a maggior ragione in un processo importante e delicato come quello che riguarda la modifica dello Statuto, per il quale eventuali modifiche dovranno essere fatte in accordo con i territori, nel caso specifico Trentino e Alto Adige. L'intesa infatti coinvolgerà i Consigli provinciali e regionale e sostituisce il parere attualmente previsto dall'articolo 103. L'obiettivo è salvaguardare, ma al tempo stesso ampliare le prerogative dell’Autonomia in un’ottica di adeguamento alle necessità che nel tempo evolvono, ma al tempo stesso valorizzando un’identità che negli anni ha dato prova di essere un valore aggiunto per l’intero sistema Paese.

Al gesto della consegna alla premier Meloni della proposta di legge costituzionale, già di per sé molto significativo, ha conferito ancora maggiore solennità il luogo scelto per la seduta straordinaria tenutasi nel 40° anniversario della Conferenza Stato-Regioni, il Parlamento Subalpino di piazza Carlo Alberto, a Torino.

In precedenza tavola rotonda con il ministro Schillaci

In mattinata il presidente della Provincia autonoma di Bolzano aveva preso parte, al Teatro Carignano, alla tavola rotonda dal titolo "Pnrr e welfare nuove sfide per le Regioni" alla quale è intervenuto, tra gli altri, il ministro della Salute Orazio Schillaci. La seconda giornata della kermesse ha visto la partecipazione del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, del ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.


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ASP/mdg