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Ok alla convenzione-tipo per gli studentati nelle zone produttive

In futuro i Comuni potranno autorizzare la costruzione di alloggi per studenti nelle zone produttive: prevista una deroga di 20 anni. Oggi la Giunta ha approvato la convenzione-tipo.

La costruzione di studentati in zone produttive è stata oggetto di discussione oggi (13 giugno) nel corso della seduta della Giunta provinciale. Su richiesta dell'assessora provinciale allo Sviluppo del territorio, Maria Hochgruber Kuenzer, l’Esecutivo ha trattato la bozza di convenzione-tipo per la realizzazione di alloggi per studenti in zone produttive. “Per approvare la convenzione è stato necessario applicare una deroga rispetto alla normale destinazione d’uso”, ha spiegato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. “Spetterà ai Comuni decidere se realizzare gli edifici in zone produttive. La deroga avrà una durata di 20 anni e, al termine del vincolo, potrà essere rinnovata o cancellata”, ha evidenziato il presidente Kompatscher.

Sono convinta che questa misura renderà molto più facile per gli studenti la ricerca di un alloggio", spiega l'assessora provinciale Hochgruber Kuenzer. "Nel caso in cui i Comuni consentano di realizzare alloggi per studenti in zone produttive e i privati decidano di costruirli, la convenzione prevede che gli alloggi debbano rimanere a disposizione degli studenti per 20 anni", spiega l'assessora provinciale. "Al termine della durata del vincolo, l'accordo può essere prorogato o può essere presentata una richiesta di cancellazione del vincolo catastale". Dopo la cancellazione dell'accordo vincolante, sono consentite solo le attività previste nelle zone produttive.

La convenzione-tipo è stata elaborata da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Dipartimento provinciale Europa, Innovazione, Ricerca e Comunicazione, dal Dipartimento Cultura tedesca, Diritto allo studio, Commercio e Servizi, Artigianato, Industria, Lavoro e Integrazione, dal Dipartimento Sviluppo del territorio, Paesaggio e Soprintendenza provinciale ai beni culturali, nonché da rappresentanti della Libera Università di Bolzano. Il Consorzio dei Comuni ha presentato proposte in merito: le modifiche proposte sono state approvate dalla Giunta provinciale.  


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