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Rai: Kompatscher ringrazia Longati e dà il benvenuto a Mazzucato

A Palazzo Widmann il presidente della Provincia ha salutato il direttore della Sede Rai di Bolzano uscente, Vittorio Longati, e ha accolto il nuovo responsabile, Paolo Mazzucato.

Una doppia visita, di congedo e di benvenuto, venerdì scorso (3 marzo) a Palazzo Widmann. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha salutato il direttore uscente della Sede Rai di Bolzano, Vittorio Longati, dando il benvenuto al nuovo responsabile, Paolo Mazzucato. Longati, 67 anni, si gode da qualche giorno una meritatissima pensione, al termine di una lunga e fortunata carriera che, dopo gli inizi a Bolzano, l’ha visto direttore di produzione Rai in mezzo mondo, prima di tornare in Alto Adige per assumere appunto la direzione della Sede di Bolzano. Gli succede Paolo Mazzucato, 53 anni, in Rai dal 1997 come programmista e regista, che negli scorsi decenni ha firmato programmi radiofonici e televisivi storici di Rai Alto Adige come Zeppelin e Passpartù, ma ha curato anche la regia di programmi sportivi e per bambini per i canali televisivi nazionali.

"Voglio ringraziare il direttore uscente Longati per il grande lavoro di sviluppo della Rai locale che ha portato avanti in questi dieci anni, accompagnando le vicende dell'Alto Adige - ha detto il presidente Kompatscher -. E faccio i migliori auguri di buon lavoro al nuovo direttore Mazzucato. Il servizio pubblico che la Rai garantisce è molto importante per la nostra comunità". 

"Il rapporto che c'è tra Rai e Provincia di Bolzano è un esempio di collaborazione unico nel panorama nazionale", ha spiegato il direttore uscente Vittorio Longati. "In questi ultimi dieci anni è stata sviluppata la specialità della sede di Bolzano, grazie al rinnovo della convenzione tra Rai e Provincia autonoma di Bolzano. In virtù del riconoscimento di questa specialità da parte di Roma abbiamo ottenuto tanto e sono sicuro che il mio successore riuscirà a fare altrettanto", ha concluso Longati.

“Il nostro scopo è da sempre dare voce alle comunità, credo che quello di Rai Alto Adige, che ogni giorno manda in onda e produce trasmissioni in tre lingue, sia un caso unico in Europa. Trasmissioni per le minoranze, fatte dalle minoranze. Grazie alla convenzione abbiamo raccontato l'Alto Adige, non gli abbiamo fatto pubblicità. L'Alto Adige oggi per la Rai è un tema ed è amato da molti autori”, ha aggiunto Mazzucato.


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ASP/mdg