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Bilancio di previsione, la Provincia in giudizio innanzi alla Consulta

La Giunta ha affidato oggi (14 marzo) la sua difesa all’avvocato romano Luca Graziani. Ma il presidente Kompatscher è fiducioso che l’impugnazione da parte del Governo possa essere ritirata.

La Giunta provinciale ha deciso nella sua seduta di oggi (14 marzo) d’intervenire nel giudizio innanzi alla Corte Costituzionale riguardante la questione di legittimità costituzionale degli articoli 1 (comma 3), 2 (comma 3) e 3 (comma 1, lettere a, b, c, d, e, f, g e m), della legge provinciale 23 dicembre 2022, n. 17 - Bilancio di previsione 2023-2025.

Come il segretario generale della Provincia, Eros Magnago, ha già avuto modo di spiegare, “il Governo ha impugnato la legge perché la Provincia ha previsto anche nel 2025, così come nel 2023 e nel 2024, i 103 milioni di ristoro da parte dello Stato nei confronti della stessa per il minor gettito Irpef causato dalla riforma degli scaglioni approvata dallo Stato ancora nel 2021. È evidente come si tratti di una riforma strutturale, destinata cioè a durare nel tempo, e quindi quei 103 milioni ci dovranno essere destinati anche nel 2025 e negli anni successivi. Lo Stato per il 2025 non li ha ancora previsti, da qui l’impugnazione voluta dalla Ragioneria dello Stato”, conclude Magnago. Questione di legittimità costituzionale “formale” che il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, conta di risolvere confrontandosi con il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

Tornando alla delibera di oggi, considerata l’autorità giudiziaria adita e la sua sede nonché la fiduciarietà dell’incarico stesso ed al fine di assicurare una difesa completa ed adeguata alla Provincia, ha deciso d’incaricare l’avvocato Luca Graziani di Roma, che affiancherà Alexandra Roilo, Laura Fadanelli, Jutta Segna, Lukas Plancker e Michele Purrello di Bolzano.


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ASP/mdg