Presentato al NOI il “Bersaglio” della Scuola Sant’Anna di Pisa

Il report sanitario attesta che l'Alto Adige ha risultati particolarmente positivi in ostetricia, cura delle malattie tumorali, medicina d'urgenza e chirurgia.

BOLZANO/PISA (USP). Il sistema di valutazione “Bersaglio”, condotto dal Network della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, ha misurato nuovamente le prestazioni dei sistemi sanitari pubblici in varie regioni italiane e ha dato un giudizio positivo all'Alto Adige in diversi ambiti. I risultati del report 2024 sono stati presentati nel dettaglio, il 19 giugno, al NOI Techpark di Bolzano, a dirigenti e operatori sanitari provenienti da tutta Italia. “Il nostro obiettivo è quello di sviluppare ulteriormente il sistema sanitario sulla base dei dati e migliorarlo per la popolazione altoatesina”, ha affermato l'assessore provinciale alla Prevenzione sanitaria e salute Hubert Messner.

Risultati eccellenti e miglioramenti

I risultati per l'Alto Adige mostrano che l'ostetricia e l'intero percorso che ruota “intorno al parto” sono organizzati in modo eccellente. Lo studio valuta particolarmente positiva anche l'oncologia (anche se la distribuzione in diversi ospedali per alcuni interventi chirurgici incide negativamente sulla valutazione). Infine, per quanto riguarda la medicina d’urgenza e molti interventi chirurgici, l'Alto Adige ottiene ottimi risultati, con tempi di attesa brevi e un'elevata qualità. Rispetto agli studi degli anni precedenti, è stata inoltre migliorata l'assistenza agli anziani in ospedale e riguardo l'assistenza domiciliare.

Rendere la salute accessibile a tutti vicino al luogo di residenza

“In diversi ambiti siamo messi molto bene. Questo è il risultato del prezioso lavoro quotidiano di tutto il personale del settore sanitario in tutta la Provincia”, ha aggiunto Messner. Allo stesso tempo, lo studio evidenzia anche i punti in cui l'Alto Adige deve migliorare, secondo l'assessore. Tra questi figurano il tasso di vaccinazione relativamente basso, la scarsa partecipazione agli screening preventivi e l'elevato numero di prescrizioni di risonanze magnetiche. Anche per le persone con malattie psichiche sono necessarie più offerte vicine al luogo di residenza, soprattutto nell'assistenza post-ricovero.

“Continuiamo a investire nell'assistenza sanitaria ‘di prossimità’ affinché tutti i cittadini della Provincia abbiano accesso a un'assistenza di alta qualità”, conclude l'assessore Messner. In quest'ottica sono in fase di realizzazione tre nuovi Ospedali di comunità (posti letto di cure intermedie) e dieci Case della comunità. Cinque Centrali operative territoriali sono già operative. Anche il collegamento informatico con i servizi sociali riveste un'importanza fondamentale.

Particolarità dell'Alto Adige

La Provincia di Bolzano partecipa da anni, su base volontaria, con l'Azienda sanitaria al “Bersaglio”, insieme alla Provincia di Trento, a sette regioni (Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto e Lombardia) e all'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Andrea di Roma. Sulla base di circa 400 indicatori, sono stati valutati tre aspetti centrali dei sistemi sanitari: la qualità, l'efficienza e l'accessibilità dell'assistenza. Rispetto agli anni precedenti, l'Alto Adige è ora in grado di garantire un flusso di dati significativamente completo. A differenza delle altre regioni italiane la Provincia di Bolzano presenta alcune peculiarità: il sistema sanitario è autonomo rispetto al settore sociale (residenze per anziani e servizi sociali, ad esempio) dal punto di vista organizzativo. Inoltre, l'Alto Adige si distingue per il multilinguismo e per una rete di assistenza capillare (sette ospedali e 20 distretti).

san/an