Kompatscher: “Bene i LEP, ma non siano nozione o tetto di spesa”

Il presidente della Provincia sul palco del Festival dell’economia, al Teatro sociale di Trento, assieme al ministro Calderoli e all’omologo trentino Fugatti.

TRENTO (USP). Nel pomeriggio del 23 maggio, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, è stato protagonista al Festival dell’economia di Trento. Al Teatro sociale, ha dialogato assieme al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, e al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, sul tema “Autonomie e Stati nazionali”, con la moderazione di Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio 24 – Il Sole 24 Ore.

Il presidente Kompatscher ha commentato l’approvazione da parte del Governo del disegno di legge sui LEP (livelli essenziali delle prestazioni): “Sono un diritto sacrosanto di tutti i cittadini italiani, io però eviterei che i livelli essenziali delle prestazioni diventassero nozioni o tetti di spesa”, ha detto il presidente della Provincia. “Noi garantiamo i LEA (livelli essenziali di assistenza) nella sanità, ma per quanto concerne la spesa facciamo valere la nostra Autonomia”.

Kompatscher ha cercato anche di smontare la “leggenda” secondo la quale a finanziare l’Autonomia dell’Alto Adige sarebbe lo Stato: “L'Alto Adige è tra le poche Regioni che lasciano residuo fiscale allo Stato, 2.000 euro per cittadino, quindi è vero il contrario, e siamo orgogliosi di contribuire, con la nostra Autonomia, al risanamento delle finanze del Paese”, ha detto il presidente.

Infine, sul problema del costo della vita per i dipendenti pubblici nelle Regioni del Nord (ed in particolare in Alto Adige), il presidente della Provincia ha spiegato come, oltre a tenerne conto nella discussione dei contratti dei dipendenti della stessa Amministrazione provinciale, la Provincia ha contrattato con le parti sociali una riduzione dell’IRAP per le imprese che applicano contratti collettivi integrativi territoriali o accordi aziendali che prevedono elementi economici aggiuntivi per il personale impiegato. “Resta il problema dei dipendenti statali: noi cerchiamo di agevolarli mettendo a disposizione, quando è possibile, degli alloggi, ma bisognerà mettere mano anche ai loro contratti, è una questione di giustizia sociale”, ha concluso Kompatscher.

mdg