Sostegno all'assistenza di minori con disabilità

Diverse prestazioni e servizi sostengono le famiglie con figli o figlie disabili. I Distretti sociali sono punti di riferimento importanti.

BOLZANO (USP). Per sostenere famiglie con figli o figlie disabili nella loro vita quotidiana, la Provincia offre diverse prestazioni e servizi. “Di recente abbiamo adeguato il sistema tariffario per il servizio di assistenza domiciliare e, in questo contesto, abbiamo anche apportato delle migliorie a beneficio di adulti, giovani e bambini con disabilità”, spiega l'assessora provinciale Rosmarie Pamer. Ad esempio, è prevista una tariffa ridotta per la fruizione dei servizi di assistenza domiciliare per i minori con disabilità, ai sensi della legge 104/92. La domanda può essere presentata tramite i Distretti sociali. In linea di principio, il nuovo sistema tariffario ha ampliato la gamma di persone che hanno diritto alle prestazioni, anche se le tariffe stesse sono rimaste per lo più invariate. “L'obiettivo è quello di fornire un sostegno basato sui bisogni”, spiega l'assessora provinciale Pamer.

Oltre ai servizi, è possibile usufruire anche di prestazioni finanziarie. Tra questi, l'assegno provinciale per i figli, che viene erogato indipendentemente dall'età in caso di disabilità. Nel dicembre 2024, 29.400 famiglie hanno ricevuto l'assegno provinciale per i figli, 1118 delle quali avevano un familiare disabile. In totale, 1175 persone con disabilità sono state sostenute direttamente con questo assegno, di importo compreso tra 120 e 300 euro al mese, di cui 671 di età inferiore ai 18 anni. Anche l'assegno di cura può essere richiesto per assistere bambini, giovani e adulti con disabilità; dei 12.990 beneficiari a dicembre 2024, 868 erano minori.

La legge statale prevede prestazioni lavorative, la Provincia sostiene i contributi pensionistici

Nel 2023, in Alto Adige c'erano 1562 bambini e ragazzi riconosciuti come disabili gravi dalla commissione medica competente. Secondo la legge statale 104/92, i genitori o altri familiari possono richiedere uno dei permessi lavorativi previsti dalla legge per l'assistenza domiciliare ai parenti con disabilità grave. Questi possono essere richiesti giornalmente (per i bambini di età inferiore ai tre anni, un massimo di 2 ore al giorno) o mensilmente (3 giorni al mese). È inoltre possibile richiedere un congedo speciale (retribuito) di due anni se si soddisfano ulteriori requisiti. Per la cura di bambini con grave disabilità riconosciuta dal punto di vista medico, il congedo parentale può essere prolungato fino al compimento del dodicesimo anno di età del bambino, per un massimo di tre anni.

Se i genitori decidono di occuparsi a tempo pieno del figlio bisognoso di cure e continuano volontariamente a effettuare versamenti volontari alla propria cassa previdenziale, anche questa viene sostenuta con un contributo. Secondo l'Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico (ASSE), nel 2024 sono state ricevute in totale 200 richieste di contributi per la copertura previdenziale dei periodi di cura ai familiari non autosufficienti, di cui circa 140 relative all'assistenza di un figlio disabile. Le informazioni su questi contributi sono disponibili presso i Patronati o l'ASSE.

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