Fiume Adige: rafforzate le misure contro le inondazioni
Lavori per il miglioramento ecologico, in concomitanza al rafforzamento della protezione contro le inondazioni lungo l'Adige nei comuni di Vadena, Bronzolo e Terlano. Deviazione del percorso ciclabile
VADENA/BRONZOLO/TERLANO (USP). L'Ufficio Sistemazione bacini montani sud prosegue i lavori di rivitalizzazione lungo il fiume Adige. "La moderna protezione dei corsi d'acqua rappresenta una protezione integrata", sottolinea il presidente della Provincia e assessore alla Protezione civile Arno Kompatscher: "La funzionalità ecologica dei corsi d'acqua viene considerata con la stessa importanza della protezione contro le inondazioni, come dimostrano i lavori in corso lungo l'Adige."
"Grazie ai progressi raggiunti, è possibile rinaturalizzare un tratto di fiume più lungo del previsto", riferisce il direttore dell'Area funzionale Bacini montani Fabio De Polo. Nel comune di Vadena, sulla sponda orografica sinistra, vengono rivitalizzati 700 metri, invece dei 400 previsti inizialmente. Il gruppo guidato dal caposquadra Helmut Gurndin sta realizzando alcuni interventi per offrire rifugio in futuro a rettili, anfibi e volatili.
Anche nel comune di Bronzolo i lavori di rinaturalizzazione vengono eseguiti sulla sponda orografica sinistra dell'Adige, su una lunghezza di 300 metri; gli interventi prevedono L'allargamento del letto del fiume e la rimozione di una vasta area di avamposto. Allo stesso tempo, viene aumentata la protezione contro le alluvioni rinforzando gli argini dell'Adige con pietre ciclopiche.
Nel terzo cantiere a Terlano viene rimosso l'avamposto anche sulla sponda orografica sinistra, viene rinforzato l'argine e strutturato il letto del fiume. Il percorso ciclabile che passa lungo il fiume dovrà essere chiuso. "Il traffico sarà deviato sulla sponda orografica destra, attraverso i frutteti", spiega il capocantiere Christian Kofler, aggiungendo che è stata posizionata una segnaletica con planimetria. Nei cantieri di Vadena e Bronzolo, il percorso ciclabile sarà deviato localmente sul controargine, un argine più basso situato sotto l'argine dell'Adige.
I lavori proseguiranno nelle prossime settimane, meteo permettendo, e dovrebbero essere ultimati entro Pasqua dell'anno prossimo.
I tre lotti di lavori sono finanziati grazie ai fondi garantiti dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
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