Premi scientifici 2024 assegnati a Irene Pichler e Hermann Brugger
Women in Science Award alla neurogenetista Pichler, il medico d'emergenza Brugger riceve il Research Award. Il presidente Kompatscher e l'assessore Achammer alla cerimonia di premiazione.
BOLZANO (USP). Con i Premi scientifici dell'Alto Adige, la Provincia di Bolzano premia ricercatrici e ricercatori che svolgono attività di ricerca scientifica straordinarie e che ricoprono una posizione eminente nel rispettivo ambito di ricerca all’interno della comunità scientifica internazionale. “L'Alto Adige ha tanti talenti, anche nei settori dell'innovazione e della ricerca. Con i Premi scientifici, vogliamo riconoscerlo e rendere visibile il grande potenziale che si trova nella nostra Provincia”, ha sottolineato l'assessore provinciale Philipp Achammer nel suo discorso di benvenuto. “La scienza è di fondamentale importanza, soprattutto in tempi come quelli attuali, in cui c'è molta sfiducia nelle istituzioni e nei fatti. Abbiamo il compito di ripristinare la fiducia delle persone nella scienza e nella ricerca”.
Insieme al presidente della Provincia Arno Kompatscher, l’assessore all’Innovazione e ricerca Philipp Achammer ha consegnato i premi oggi (4 dicembre). Dopo che lo scorso anno il "Junior Research Award" è stato consegnato alla giovane ricercatrice Barbara Gross, quest'anno saranno consegnati il “Research“- e il “Women in Science Award” Alto Adige 2024.
La vincitrice del Women in Science Award è la neurogenetista Irene Pichler. La ricercatrice della Val Pusteria si occupa del morbo di Parkinson e della Restless legs syndrom, in cui i malati avvertono un impulso incontrollabile a muovere le gambe, principalmente nei polpacci e soprattutto durante i periodi di riposo. Il lavoro di Irene Pichler aiuta a riconoscere le cause e a trovare soluzioni terapeutiche. “La giuria ha assegnato questo premio a Irene Pichler con convinzione”, ha detto la giurata Claudia Notarnicola a proposito di Irene Pichler, che lavora presso l'Istituto di Biomedicina di Eurac Research a Bolzano. Il Premio consta in una somma di denaro di 10 mila euro e finora è stato assegnato a Notarnicola (2020) e Christina Antenhofer (2022).
Hermann Brugger dirige l'Istituto per la medicina d'urgenza in montagna presso l'Eurac di Bolzano, di cui è co-fondatore. Brugger si occupa principalmente di come sia possibile la sopravvivenza nelle regioni alpine e in condizioni difficili. Con il TerraXCube, nel 2018 è stato creato un ambiente in cui è possibile simulare situazioni estreme nel modo più realistico possibile. “Brugger conduce una ricerca di base e allo stesso tempo sviluppa misure concrete, visibili e misurabili. La scienza diventa così progresso”, ha detto la giurata Sonia Prader a proposito del lavoro di Hermann Brugger. Il quale ha ricevuto il premio Research Award di 10 mila euro dalle mani dell'assessore provinciale Philipp Achammer.
“La scienza e la ricerca creano le basi per affrontare le sfide di oggi e di domani”, ha sottolineato il presidente della Provincia Kompatscher durante la cerimonia di premiazione. Ecco perché il NOI Techpark, dove lavorano i due premiati, è così importante. E nel suo ruolo di assessore provinciale alle Pari opportunità, ha spiegato che il “Women in Science Award” ha lo scopo di dare maggiore visibilità alle donne della comunità scientifica.
Una giuria ha decretato i vincitori. Le candidature sono state valutate da Katrin Janik (Centro di sperimentazione di Laimburg), Claudia Notarnicola (Eurac Research, e vincitrice nel 2020), Sonia Prader (Azienda sanitaria dell'Alto Adige), Erwin Rauch (Libera Università di Bolzano), Andrea Bonoldi (Università di Trento), Reinhard Dallinger (Università di Innsbruck) e Alexander Notdurfter (Studio teologico-accademico di Bressanone). La cerimonia di quest'anno è stata allietata dalla musica del duo chitarristico di Sabrina Berardo e Martina Tomaino, allieve della classe di chitarra della maestra Laura Mondiello al Conservatorio “Claudio Monteverdi”.
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