Trattamenti residenziali intensivi: esteso modello Special care units
Estesa la nuova forma di assistenza per le persone con necessità di cure mediche e infermieristiche continue a elevato impegno sanitario. Un team interdisciplinare garantisce assistenza personalizzata
BOLZANO (USP). In seguito alle esperienze positive del Distretto sanitario di Bolzano, il modello delle Special care units viene esteso in tutto l'Alto Adige. Queste “unità speciali” si occupano di persone gravemente malate che necessitano di assistenza medica e infermieristica continua, 24 ore su 24, a causa di condizioni mediche complesse. È previsto un totale di 120 posti letto.
Oggi (29 ottobre), l'assessore provinciale alla Prevenzione sanitaria e Salute, Hubert Messner, ha presentato una deliberazione in merito alla Giunta provinciale. “Con l'ampliamento delle Special care units a tutta la Provincia, garantiamo che i nostri concittadini gravemente malati ricevano un'assistenza medica e infermieristica completa e dignitosa, indipendentemente dal luogo in cui si trovano. In questo modo, alleggeriamo il carico delle famiglie e dei parenti”, sottolinea Messner.
Per Rosmarie Pamer, assessora alla Coesione sociale, questo è anche un passo importante verso la creazione di un quadro normativo chiaro per le residenze per anziani. “Ora abbiamo creato le basi finanziarie e di personale per poter offrire questa forma di assistenza nelle residenze per anziani. L'assistenza ai pazienti con maggiori esigenze di cura, a fabbisogno continuativo, è impegnativa ed è proprio per questo che tutti gli attori coinvolti dovranno lavorare bene insieme”.
La nuova forma di assistenza Special care units è rivolta in particolare ai pazienti con disabilità neurologiche, come lo stato vegetativo, stato definito di minima coscienza, mutismo acinetico o la sindrome Locked-in. I costi di questa assistenza intensiva sono coperti interamente dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige. Un team interdisciplinare di medici specialisti, personale infermieristico e assistenti sociali assicura un'assistenza personalizzata. La Giunta provinciale stanzia 2,5 milioni di euro annui per il programma. Gli strumenti di valutazione standardizzati a livello provinciale garantiscono una classificazione uniforme dei pazienti in cura.
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