“Classi speciali” per l'apprendimento linguistico: incontro a Bolzano

Fatti e opinioni sull'apprendimento delle lingue nelle classi speciali al centro di una conferenza stampa. La scuola in lingua tedesca ha chiarito alcuni aspetti rispetto all'attuale dibattito.

BOLZANO (USP).  Il direttore della Direzione dell’Istruzione e Formazione tedesca Gustav Tschenett, e la direttrice delle scuole provinciali in lingua tedesca Sigrun Falkensteiner, nonché Andrea Abel, professoressa di linguistica tedesca presso la Libera Università di Bolzano e responsabile dell'Istituto per la ricerca linguistica applicata - EURAC Research Bolzano”, hanno affrontato diverse domande quali “Da dove nasce la tesi secondo cui bambine e bambini di lingua tedesca di Bolzano non sono in grado di esprimere il loro potenziale nell'apprendimento delle lingue o vengono addirittura ostacolati?” oppure “Cosa afferma la ricerca scientifica riguardo alla scolarizzazione separata?”.  “Vogliamo avere una discussione obiettiva, perché finora il dibattito pubblico ha riguardato tutto, tranne la missione della scuola”, ha dichiarato il Direttore per l’istruzione e la formazione tedesca Tschenett. "Abbiamo il compito di promuovere l'inclusione e di favorire il rispetto della diversità. Non si tratta di una decisione o di un'opinione personale, ma del mandato legale di tutti coloro che sono coinvolti nel mondo della scuola”, ha spiegato la direttrice delle scuole provinciali in lingua tedesca Sigrun Falkensteiner, ricordando che la scuola è una comunità che si occupa di insegnare le abilità sociali. "Faremmo bene a rappresentare la scuola come una comunità nel modo in cui viviamo la società".

La linguista Andrea Abel ha affrontato gli svantaggi della scuola separata, sottolineando la maggiore probabilità di abbandono scolastico precoce ed evidenziando il valore aggiunto della diversità linguistica e del multilinguismo . “Non ci sono prove scientifiche che le classi speciali siano un modello di successo”, ha sottolineato Abel. Non dovremmo mai perdere di vista il benessere dei bambini e dei giovani. A causa della crescente eterogeneità, che rappresenta una sfida, il linguista ha sottolineato che sono necessari più spazi e risorse umane.

Durante la conferenza sono stati presentati diversi approcci didattici già sperimentati nelle scuole altoatesine, che sostengono i processi di apprendimento individuali delle alunne e degli alunni. Si è discusso anche dello stanziamento di risorse da parte della Direzione provinciale scuole in lingua tedesca e si è presentato il supporto offerto dalla Ripartizione pedagogica.

Per ulteriori informazioni: https://deutsche-bildung.provinz.bz.it 



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