Medicina di genere in Alto Adige: approvato il piano d’azione

Più attenzione alle differenze di genere nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura delle malattie: anche l’Alto Adige recepisce il Piano nazionale per la medicina di genere.

Grazie alla delibera approvata oggi (4 giugno) dalla Giunta provinciale, che recepisce il Piano nazionale per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere, in futuro gli approcci specifici di genere in ambito sanitario saranno sempre più sostenuti. La medicina di genere viene definita “lo studio dell’influenza delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona”.

Hubert Messner, assessore provinciale a Prevenzione sanitaria e Salute: “La medicina di genere permette di fornire ai pazienti una diagnosi più mirata e un trattamento efficace delle loro malattie, in quanto le differenze derivanti dal genere vengono prese in considerazione già nella fase di ricerca e in tutto il percorso di cura. Nella nostra categoria professionale regna grande consenso sulla necessità di promuovere maggiormente questo approccio”.

Strettamente collegati al tema della medicina di genere risultano essere anche la questione dei ruoli predeterminati di uomini e donne e i vari fattori di stress psicosociale ad essa collegati, ad esempio nei luoghi di lavoro. Di conseguenza, alcune misure previste dal Piano nazionale per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere sono presenti anche nel Piano d’azione per la parità di genere Alto Adige ÆQUITAS 2023-2028.

Con la delibera odierna sono state create le condizioni affinché in futuro esperti e gruppi di lavoro della Provincia e dell’Azienda sanitaria possano collaborare a livello strutturale nel campo della medicina di genere, creando una rete che tra le altre cose definirà indicatori specifici di genere e obiettivi di genere. Tutto questo permetterà l’attuazione di pari passo del Piano nazionale per la medicina di genere e del Piano d’azione per la parità di genere della Provincia.


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