Politica alimentare, Alto Adige chiede sostegno della UE

Una politica alimentare sostenibile che punti su produzione locale e biodiversità. A Bruxelles il presidente Kompatscher ha chiesto il sostegno dell'Europa.

Il presidente Kompatscher chiede il sostegno della UE sulla politica alimentare (Foto USP/Wiktor Dabkowski)

Il sostegno dell'Europa, dal punto di vista economico e giuridico, per l'applicazione di una politica alimentare sostenibile. Lo ha chiesto a Bruxelles, intervenendo a due appuntamenti nell'ambito della Settimana europea delle città e delle Regioni, il presidente Arno Kompatscher presentando il documento intitolato "Verso una politica alimentare sostenibile dell'UE che porti occupazione e crescita nelle regioni e città d'Europa" che già lo scorso marzo aveva avuto il via libera del Comitato delle Regioni. "Ora attendiamo che la Commissione e il Parlamento europeo creino le condizioni dal punto di vista giuridico e finanziario affinche questa dichiarazione d'intenti possa trovare applicazione concreta", ha annunciato Kompatscher.

In sostanza, come ha spiegato il Landeshauptmann, il documento punta a "stimolare le filiere alimentari regionali, a incentivare i prodotti tradizionali e l'acquisto da parte degli enti pubblici di prodotti locali a km. zero per scuole, mense e ospedali". Il presidente altoatesino ha sottolineato che "soprattutto nelle zone rurali e periferiche, in maniera particolare quelle di montagna, dobbiamo puntare sul sostegno ad un sistema di piccole aziende agricole, garantendo la tutela delle biodiversità".

Un tema da non sottovalutare, secondo Arno Kompatscher, è poi quello dell'accessibilità: "I consumatori, anche quelli con un potere d'acquisto limitato - ha spiegato - devono poter accedere a prodotti freschi e a km. zero, e devono avere la sicurezza che ciò che acquistano rispetti determinati parametri e criteri. Da questo punto di vista, chiediamo all'Europa una maggiore flessibilità nell'applicazione di regole e procedure, in maniera particolare nel sistema delle gare, che possono rischiare di ostacolare questo percorso. Un sistema del genere non solo rafforza le filiere alimentari regionali e i piccoli produttori locali, ma ha effetti positivi sulla salute, in maniera particolare per quanto riguarda la lotta all'obesità".

mb

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