Dalla Giunta: appalti, semplificate garanzia provvisoria e cauzione

Semplificate dalla Giunta provinciale le norme sulla garanzia provvisoria per la partecipazione alle procedure d’appalto e la cauzione nella fase di esecuzione.

La legge provinciale sugli appalti è entrata ufficialmente in vigore alla fine dello scorso anno e per la sua concreta applicazione la Giunta provinciale elabora delle specifiche linee guida che chiariscono la normativa e la semplificano quando giuridicamente possibile. "La nuova legge e le direttive di applicazione ci permettono di utilizzare al meglio gli spazi di manovra concessi dalle direttive UE", ha spiegato il presidente Arno Kompatscher. Oggi la Giunta ha dato via libera alle precisazioni sulla garanzia provvisoria per la partecipazione alle procedure d’appalto e sulla garanzia per la fase di esecuzione dei contratti. "Sono semplificazioni che riguardano il sistema di gestione delle cauzioni e che vanno a vantaggio degli operatori economici ma migliorano anche il lavoro delle amministrazioni", dice Kompatscher.

Nel caso della garanzia provvisoria, la delibera odierna precisa che la presentazione della dichiarazione di impegno a rilasciare la cauzione definitiva per l’esecuzione del contratto d’appalto non viene richiesta all’impresa per lavori fino a 2 milioni di euro e per forniture e servizi fino alla soglia UE di 209mila euro. Vengono comunque esentati dalla dichiarazione di impegno microimprese, PMI e raggruppamenti temporanei o consorzi costituiti solo da microimprese o PMI.

La cauzione come garanzia nella fase di esecuzione, una volta ottenuto l’appalto, è nei casi normali il 2% dell’importo contrattuale con possibilità di riduzione a 1% o di aumento a 4% in base a tipo di prestazione e grado di rischio. Con la modifica approvata, la riduzione o l’aumento della cauzione non deve più essere motivata dalla stazione appaltante ma viene considerata automatica. Resta invece l’obbligo di motivarla nei casi in cui l’impresa è esonerata dalla prestazione della garanzia per l’esecuzione del contratto.

Un’altra semplificazione decisa dalla Giunta: nei casi di gare ad inviti per appalti fino a 500mila euro le stazioni appaltanti possono non richiedere le assicurazioni di legge (la cosiddetta polizza CAR, che l’impresa aggiudicataria deve prestare a tutela del committente contro tutti i possibili danni) se gli affidatari dell’appalto hanno una polizza di responsabilità civile.

 

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