Stocker ha presentato il progetto "Verifica delle competenze"

Presentato questa mattina dall'assessora Stocker un progetto pilota che mira ad identificare le competenze professionali dei richiedenti asilo.

Presentato questa mattina dall'assessora Stocker un progetto pilota denominato "Hamet2F" che mira ad identificare le competenze professionali dei richiedenti asilo

La Ripartizione politiche sociali, in collaborazione con la cooperativa sociale “Akrat”, il Südtiroler Wirtschaftsring e la Formazione professionale ha avviato un progetto pilota per la “Verifica delle competenze” delle persone richiedenti asilo allo scopo di facilitare il loro inserimento lavorativo in determinati settori economici.

Le modalità di questa verifica sono state illustrate questa mattina dall’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, presso la sede della cooperativa sociale Akrat in Piazza Matteotti a Bolzano.

Con particolare soddisfazione l’assessora Stocker ha affermato che “Sinora 85 persone richiedenti asilo hanno preso parte ai test finalizzati all’identificazione delle loro competenze lavorative. Già oggi il 30% di loro ha trovato un posto di lavoro, alcuni addirittura a tempo indeterminato.

Questo risultato è la migliore testimonianza dell’efficacia di questi test di valutazione che consentono, in collaborazione con la Ripartizione lavoro, di identificare i maniera mirata le competenze individuali e di creare quindi un proficuo collegamento tra la richiesta e l’offerta di lavoro”.

Il progetto pilota è denominato "Hamet2F" e la sigla sta ad indicare la denominazione tedesca “handwerklich- motorischer Eignungstest”, in sostanza test sulle competenze di carattere artigianale-motorio, e si prefigge di verificare entro il 2018 le competenza di circa 300 persone richiedenti asilo attualmente ospitate nei Centri di accoglienza gestiti a livello provinciale dall’Associazione Volontarius e dalla Caritas.

A questo scopo sono stati appositamente formati 11 verificatori per la somministrazione del test che, di volta in volta, esaminano 12 persone, successivamente suddivise in gruppi di quattro.

Il test, che si svolge nell’arco di una giornata, è articolato in sette stazioni con 16 test ciascuna, e mira a porre in evidenza le capacità individuali sotto il profilo della routine & tempo, l’uso di attrezzi semplici, comprensione e simmetria,    comprensione e traduzione di istruzioni, uso di attrezzi complessi, accuratezza e precisione.

In quest'ambito viene inoltre valutato anche l’atteggiamento nei confronti del lavoro, la flessibilità e la capacità di adattamento.

"In generale", ha sottolineato nel suo intervento la direttrice dell’Ufficio anziani e distretti sociali, Brigitte Waldner "è stato riscontrato un ottimo atteggiamento nei confronti del test, una grande disponibilità all’apprendimento da parte di tutti i partecipanti, aspetti questi che fanno ben sperare per il progressivo inserimento di queste persone richiedenti asilo nell’ambito del mercato del lavoro locale".

Al termine del test viene rilasciata una relazione che ha lo scopo di attestare nei confronti dei datori di lavoro le competenze e di raccomandare l’inserimento in un determinato settore lavorativo.

Il maestro falegname, Herbert Öhrig, ha quindi illustrato nel dettaglio l'articolazione del test sottolineando gli ottimi risultati sinora conseguiti dalle persone che vi hanno preso parte.

 

FG

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