Lavori per rivitalizzare il biotopo fra Velturno e Bressanone

La Provincia ha iniziato i lavori per rivitalizzare sul pioano ecologico il biotopo con laghetto chiamato Schrambacher Lacke fra Velturno e Bressanone.

Nel programma di misure ecologiche elaborate a tutela dei biotopi sull'Isarco rientra anche il progetto per il laghetto Schrambacher Lacke

A San Pietro Mezzomonte, in un’area fra i Comuni di Velturno e Bressanone, si trova un residuo di bosco ripariale con un laghetto, la cosiddetta Schrambacher Lacke. Questo boschetto ripariale è una delle rare zone ripariali ancora rimaste intatte in tutta la media e bassa Valle d’Isarco. Come spiegano i tecnici provinciali, questo biotopo costeggia direttamente l’Isarco, il che fa aumentare notevolmente la sua importanza ecologica sia dal punto di vista idrologico che paesaggistico e biologico.

Ora questo residuo di bosco ripariale merita di essere protetto come biotopo e l’Ufficio provinciale sistemazione bacini montani nord, su incarico dell’Ufficio ecologia del paesaggio, avvia una serie di interventi per rivitalizzarlo e conservare la tipica flora e fauna. Questa fascia rivierasca con le sue zone umide è infatti un importante sito di sosta per gli uccelli migratori che si spostano lungo il fiume ed è altrettanto importante per gli anfibi e come nicchia ecologica per diversi insetti e uccelli. Il laghetto della Schrambacher Lacke è circondato da una fascia di canneto con molte piante acquatiche.

I lavori della sistemazione bacini montani prevedono tra l’altro la realizzazione di acque di riproduzione e di piccoli stagni per anfibi e invertebrati, in modo da favorire il ripopolamento. Tra il fiume Isarco e la pista ciclabile sarà creato uno stagno allungato con sponde irregolari e una parte del bosco ripariale sarà ridisegnata per favorire luoghi di cova degli uccelli. A tutela della superficie rivitalizzata rispetto alla vicina pista ciclabile i tecnici provinciali realizzeranno un argine corredata da siepe e cespugli. I costi dell’intero progetto si aggirano sui 32mila euro. Progettista direttore dei lavori è Andreas Vettori dell’Ufficio sistemazione bacini montani nord, mentre la consulenza ecologica nella fase dei lavori è affiata a Giluia Ligazzolo dell’Ufficio ecologia del paesaggio.

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