Le Teste in Oggetto
Calco in due parti (metà anteriore e metà posteriore) realizzato in silicone blu RTV-2/118, gesso e resina acrilica simil ceramica di una testa monumentale di Benito Mussolini.
Le due metà del calco sono esposte su due Europalette separate.
La testa è una delle complessivamente cinque sculture in bronzo (di Benito Mussolini e Re Vittorio Emanuele III) ritrovate dall'artista Rossella Biscotti nei depositi del Palazzo degli Uffici all'EUR di Roma. Le teste bronzee vennero commissionate a Giovanni Prini e Domenico Rambelli in occasione dell'Esposizione Universale del 1942, in seguito annullata.
- Denominazione oggetto:
- scultura
- Numero d'inventario:
- 2350
- Autore:
- Biscotti, Rossella
- Collezione:
- Collezione Museion
- Data:
- 2015
- Materiale:
- silicone, gesso, resina epossidica, legno
- Tecnica:
- montato
- Istituzione:
- Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
- Dimensioni:
- parte 1 (anteriore) altezza 118.5 cm, parte 1 (anteriore) larghezza 100 cm, parte 1 (anteriore) profondità 57 cm, parte 2 (posteriore) altezza 118.5 cm, parte 2 (posteriore) larghezza 100 cm, parte 2 (posteriore) profondità 47 cm, Europalett (cad.) lunghezza 120 cm, Europalett (cad.) larghezza 80 cm, Europalett (cad.) altezza 14.5 cm
- Note storico-critiche:
-
"Nel 2009 Rossella Biscotti riesce a presentare per la prima volta al pubblico le sculture alla Nomas Foundation di Roma attuando un radicale capovolgimento d'intenti: da monumenti celebrativi diventano un oggetto di riflessione e discussione. Demolendo il concetto di monumentalità, l'opera propone un'analisi storica e un approfondimento sul significato della rappresentazione artistica. Per la mostra a Museion Rossella Biscotti ha deciso di realizzare dei calchi delle teste in oggetto, i quali mantengono una relazione con le opere originali, ma allo stesso tempo attuano una decostruzione delle stesse. Le impronte delle teste danno un seguito al processo innescato con lo spostamento fisico del 2009, ma le modalità di riproduzione contengono in sé un chiaro interesse per lo scarto, per la funzione critica che un calco può innescare. Infatti, le teste sono riprodotte in silicone colorato e resina acrilica e in maniera frammentata e non lasciano dunque spazio a riletture nostalgiche, bensì aprono a nuove modalità di pensare il futuro."
(Brochure della mostra "Rossella Biscotti - L'avvenire non può che appartenere ai fantasmi", Museion, 31.01.2015 – 25.05.2015, pag. 13)
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