Vento dell'Est
Stampa su carta, incollata su tavola di legno. All'interno di un riquadro è riportata una riflessione dell'artista riguardante la propria opera:
"«Vento dell'Est» /
Dalla notte (il blu) emerge, rosata, la prima luce del /
mattino. Ciò avviene miracolosamente da millenni ogni /
mattino e, altro grandioso miracolo, ogni mattino esplode in /
cielo il sole. /
Questo è il senso naturalrealistico di questo mio lavoro, /
"Il Vento dell'Est". /
Ma c'é un altro senso, suggerito dal momento storico /
attuale (Novembre 1989); è un senso traslato, che allude al /
repentino mutamento politico avvenuto nei paesi dell'Est. /
Qualcosa di emotivamente sconcertante, un avvenimen- /
to al quale ricordo di aver già partecipato. /
All'età di 8 anni, a Genova Pegli dove abitavo, mi pareva /
incomprensibile come, nel giro di pochi giorni alla fine di /
Luglio del 1943, venissero spazzati via tutti quei simboli, che /
non sapevo essere di regime, da tutti rispettati e osannati fino /
al giorno prima. /
Il 'sole' (la macchia gialla) diviene così simbolo di libertà /
di rottura col vecchio, ecc. /
C'è poi un terzo senso, uno più profondo, nel quale la /
parola 'luce', per esempio sta per vita; il blu scuro per morte; /
il rosa del testo è la via mediana che interviene fra il rosso /
della passione e il bianco della calma; dove il gesto nervoso /
della mano, fissato nel giallo del colore, è la capacità dello /
stupore, del gesto libero della mano, priva di premeditazioni, /
mano incantata di se stessa, della propria capacità di espri- /
mersi in modo tanto semplice e diretto, dove ciò che si vede /
è la conseguenza immediata e imprevedibile, anche se con- /
ducibile, qualsi un prolungamento naturale del braccio e della /
mano, ossia, del CORPO. /
Ugo Carrega, Milano, Novembre 1989".
Alcuni passaggi di questo testo si riferiscono al dipinto di Ugo Carrega dal titolo "Vento dell'Est" del 1989 (si veda il nr. inv. ANS1438).
- Denominazione oggetto:
- grafica
- Numero d'inventario:
- ANS871
- Autore:
- Carrega, Ugo
- Collezione:
- Archivio di Nuova Scrittura, Collezione Museion
- Data:
- 1989
- Materiale:
- carta, legno
- Tecnica:
- stampato, incollato
- Istituzione:
- Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
- Dimensioni:
- opera altezza 30 cm, opera larghezza 21 cm, opera profondità 1.5 cm
- Parola chiave:
- Poesia Visiva
- Note storico-critiche:
- Nelle opere di Carrega colori, segni grafici e materiali diversi (carta, plastica, legno …) abbinati a parole, composizioni poetiche, slogan, collocati sul foglio o sulla tela, trovano un inedito ordine spaziale. Carrega sperimentando le questioni linguistiche poste dal fare poesia, reinterpreta la scrittura sondandone le caratteristiche fonetiche e visive. Sulla base delle esperienze di poesia visiva, formula la dizione di Nuova Scrittura (1967) che rappresenta una formula riassuntiva della sua ricerca finalizzata a stabilire inaspettati rapporti semantici tra i segni alfabetici, organizzati in parole e frasi, e gli altri segni linguistici, di carattere spesso materico come sassi, legno, grumi di colore. Si realizza così un tessuto narrativo che accoglie una sequenza libera di colori, immagine e segni che costruiscono e raccontano una storia.
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