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Il presidente Kompatscher ha incontrato il vicepresidente UE Fitto
Alla Conferenza delle Regioni, il presidente della Provincia ha ribadito al vicepresidente della Commissione UE il suo “no” ad una centralizzazione delle politiche di coesione.
ROMA (USP). La seduta del 18 dicembre della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stata l’ennesima occasione, per il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, per ribadire la sua contrarietà all’accentramento della gestione delle risorse della programmazione europea 2028-2034, prospettato dalla Commissione europea. Nella sede di via Parigi della Conferenza era infatti in programma l’incontro con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario europeo per la Politica di coesione, Raffaele Fitto.
“Bisogna assolutamente condividere con il Governo un percorso tecnico-politico per anticipare le problematiche che investono l’attuazione dei programmi della coesione europea e statale e sperimentare ogni auspicabile e proficua forma di collaborazione finalizzata al più efficace ed efficiente utilizzo delle risorse, attualmente e prossimamente disponibili, importanti per lo sviluppo socioeconomico e territoriale del Paese”, ha detto Kompatscher.
Più che mai il modello di gestione della politica di coesione post 2027 necessità di una multi-level governance effettiva e di un alto principio di partenariato che si basi sulla fiducia nella capacità dei territori di attuare al meglio le politiche di sviluppo regionale che rispondono ai reali bisogni degli stessi, ha sottolineato il presidente.
“La Provincia autonoma di Bolzano è il miglior esempio di come l’empowerment locale basato sull’Autonomia politico-amministrativa porti ad un utilizzo esemplare delle risorse UE. Infatti, sia il programma del FESR che quello dell’FSE+ della nostra Provincia risultano tra i primi posti in Italia in riferimento alla capacità attuativa”.
Come già in passato, la posizione del presidente Kompatscher ha trovato un largo consenso da parte di tutte le Regioni italiane, comprese quelle a Statuto speciale, nonché da parte della Provincia autonoma di Trento.
Ormai molte amministrazioni locali hanno acquisito un’alta capacità amministrativa nella gestione delle risorse comunitarie che non trova una corrispondenza a livello centrale. A questo dato si aggiungono le perplessità sul modello di gestione centralizzato del PNRR che non è ancora concluso né è stata fatta una valutazione indipendente e scientifica della performance e dell’efficacia ed effettività degli interventi.
ASP/mdg


