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Riforma Abitare 2025: supportare finanziariamente in modo mirato (2/3)
Il disegno di legge vuole contrastare l'aumento dei prezzi degli alloggi e degli affitti per residenti. Rivisti il sostegno alla costruzione di abitazioni e il modello Risparmio Casa.
BOLZANO (USP). Alti costi di costruzione, tassi di interesse ipotecari in aumento, il crescente numero di acquisti immobiliari come investimento e la scarsità di terreni disponibili: è quanto ha contribuito, negli ultimi anni, a un aumento dei prezzi nel settore abitativo anche in Alto Adige. La Riforma Abitare 2025 introduce misure significative per contrastare questa tendenza.
"Anche in Alto Adige, i prezzi per la popolazione residente sono diventati insostenibili, in particolare nelle città e nelle località turistiche", ha affermato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, in occasione della conferenza stampa sulla Riforma Abitare. Sebbene il 70% degli altoatesini possieda una casa di proprietà, risultato della politica abitativa della Provincia, è ora necessario intervenire in modo mirato in determinati ambiti con il disegno di legge.
Tra le misure c’è il mutuo a tasso agevolato, per il quale con la Riforma Abitare 2025 è stata creata la base normativa. Le banche possono stipulare un accordo con la Provincia di Bolzano per offrire condizioni di prestito più favorevoli, con la Provincia che si fa carico di una parte della differenza nei tassi di interesse. "I mutui a tasso fisso e agevolato sono uno strumento collaudato per rendere l’abitazione accessibile e per ridurre il divario crescente tra rate del mutuo e contributo pubblico. Alle banche altoatesine spetta una responsabilità particolare", ha spiegato Kompatscher.
Anche il modello Risparmio Casa sarà rivisitato: "Entro marzo saranno introdotti una serie di adattamenti al modello Risparmio Casa che dal 2015 ha riscosso molto successo", ha annunciato l’assessora provinciale all’Edilizia abitativa, Ulli Mair. Il disegno di legge prevede l'inserimento di misure pensate per favorire in particolare i giovani e le famiglie.
Per quanto riguarda gli alloggi a canone calmierato, già adottati in alcune località, il disegno di legge prevede una novità importante per l’Istituto per l’edilizia sociale (IPES). "È previsto un diritto di prelazione per l'IPES, al fine di mettere a disposizione il 30% degli alloggi come affitti agevolati per il ceto medio", ha spiegato Mair. La misura si applicherà nei Comuni con carenza di abitazioni.
Per quanto riguarda le agevolazioni edilizie, grande importanza viene attribuita alle costruzioni sostenibili: gli importi dei contributi a fondo perduto dell’edilizia abitativa agevolata saranno aumentati del 20% per i lavori di risanamento e ristrutturazione e del 10% per i nuovi edifici a più piani. Chi valorizza il terreno edificabile avrà dunque maggiori incentivi economici.
"Non da ultimo, ci preme adottare misure a protezione dei proprietari per abbassare la soglia di resistenza alla locazione", ha aggiunto Mair. Un fondo di garanzia per i locatori è già previsto dalla legge, ma ora si intende ampliare il numero dei soggetti che possono costituirlo, per facilitarne la creazione. Il fondo coprirà le perdite di affitto o i risarcimenti per danni alla proprietà.
ASP/pir/ft