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Delegazione moldava in visita alle istituzioni di formazione ladine

Approfondimento sul plurilinguismo nell'ambito educativo con visite a istituzioni educative e di ricerca in Alto Adige. Le minoranze moldave a confronto con il sistema educativo ladino.

BOLZANO (USP). Una delegazione composta da diciotto tra docenti, esperti in ambito educativo, e amministrativo della Repubblica di Moldavia ha visitato recentemente istituzioni educative e di ricerca in Alto Adige. L'obiettivo è stato acquisire conoscenze teoriche e pratiche sulla pratica del plurilinguismo nell’ambito educativo.

I due assessori provinciali Philipp Achammer e Daniel Alfreider hanno accolto gli ospiti. “È sempre motivo di orgoglio vedere delegazioni internazionali interessarsi alla nostra ‘minoranza nella minoranza’”, ha sottolineato il vicepresidente e assessore all'Istruzione, formazione e cultura ladina Daniel Alfreider. "Noi Ladini siamo una minoranza ‘Non-Kin-State’ e lo Statuto di Autonomia del 1972 gioca un ruolo cruciale nella definizione del nostro panorama educativo”.

La ricercatrice Elisabeth Alber dell’Eurac Research Institute for Comparative Federalism e il direttore del Center for Autonomy Experience Marc Röggla, hanno moderato la tavola rotonda “Fondamenti giuridici e pratica del plurilinguismo nel sistema educativo”. La delegazione ha poi visitato la sezione ladina della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bolzano, dove la ricercatrice linguistica Ruth Videsott ha presentato un intervento sull’insegnamento linguistico integrato e sulla formazione degli insegnanti e delle insegnanti.

Nei giorni seguenti la delegazione ha visitato la scuola primaria e la scuola dell'infanzia di Ortisei. Il direttore della Ripartizione Amministrazione scuola e cultura ladina Mathias Stuflesser, ha accompagnato la delegazione, fornendo una panoramica del contesto storico in cui si è sviluppato il sistema scolastico ladino plurilingue paritetico. 

Alla scuola primaria gli ospiti, accolti dalla dirigente scolastica Monica Moroder e dalla prima collaboratrice Monika Senoner, hanno potuto assistere alla messa in pratica dei concetti di apprendimento plurilingue che caratterizzano il sistema educativo ladino. L’ispettrice per le scuole dell’infanzia Genny Ploner, ha invece guidato i partecipanti alla visita della scuola dell'infanzia ladina “Scurcià”, dove è stato possibile osservare da vicino l’uso integrato delle tre lingue d'insegnamento: ladino, tedesco e italiano.

Il direttore di Ripartizione Mathias Stuflesser ha espresso soddisfazione per i riscontri positivi ricevuti dalla delegazione sottolineando che: “La didattica linguistica integrata, oltre ad essere un modello ampiamente accettato nelle valli ladine, con risultati positivi, offre anche spunti preziosi per altre minoranze. Nella Repubblica di Moldova ci sono diverse minoranze interessate a collaborare ulteriormente con il sistema educativo ladino”.

ASP/mac/an